L’Italian Paragliding Open 2022, cioè il campionato italiano di volo in parapendio, e la XXXVII edizione di Guarnieri International Trophy hanno tenuto banco dal 6 all’11 giugno nei cieli del Monte Avena, già “mondiali” nel 2017.
Una volta al giorno i piloti hanno affrontato percorsi di gara lungo la vallata del Piave tra Feltre e Belluno, guardando dall’alto sia la Valsugana che Levico Terme, oltre la zona della pedemontana tra Bassano del Grappa e Vittorio Veneto. Percorsi che di giorno in giorno sono variati sulla base della meteo, elemento alla quale il volo libero, cioè senza motore, sia in parapendio come in deltaplano è fortemente ancorato. Modalità della gara, la cosiddetta “regata di volo” (come la classica regata su acqua, ma che avviene in aria) che prevede l’aggiramento di “boe” anche denominate “turn points”.
«La “nicchia del volo libero” è fortemente attratta dal Monte Avena in particolare nel periodo estivo: la realtà pedavenese è molto organizzata nei servizi e attiva; inoltre i piloti sono molto contenti dell’accoglienza genuina che Pedavena riserva ai suoi ospiti e vi tornano sempre volentieri» commenta il presidente Para e Delta Club di Feltre, Andrea Saioni. «Quest’anno abbiamo avuto il piacere di ospitare nei nostri cieli (e, quando eravamo con i piedi a terra, nei nostri territori) tutta la nazionale italiana di parapendio con lo storico team leader Alberto Castagna e membri di squadre nazionali provenienti da tutte Europa e il mondo: Polonia, Francia, Germania, ma anche Argentina. Tra i nomi più noti, Joachim Oberhauser, italiano della Val Gardena ex campione del mondo di parapendio, e Silvia Buzzi Ferraris, pluricampionessa italiana».
Il titolo nazionale derivato dal campionato italiano, infatti, non esclude la partecipazione di piloti internazionali, al contrario di quanto avviene con altri sport: «Il Campionato Italiano e Guarnieri Trophy – che tra l’altro è il titolo più antico al mondo – sono degli appuntamenti attesi nel mondo del volo libero e che richiamano l’attenzione di importanti riflettori sul Monte Avena non solo nelle giornate di gara, ma anche nelle stagioni a venire. Stiamo lavorando molto, insieme alle altre associazioni del territorio, per far sì che il Monte Avena e la Valbelluna siano riconosciuti sempre più, in un’ottica internazionale, come mete del volo».