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Vivere in Montagna

un impegno verso il 2026

Vivere in Montagna

un impegno verso il 2026
Scorcio di campagna a Campel

Vivere in montagna, oltre a essere possibile, potrà essere in futuro un’opportunità. Da questa riflessione nasce l’idea di incentrare le dodici copertine degli anni 2021-2022 su borghi e luoghi della Valbelluna, dando spazio e luce ai segni dell’insediamento dell’uomo e dello sviluppo della sua storia, mostrando vie, case, stalle, chiese, campi, opifici: luoghi in cui le nostre genti hanno vissuto e vivono tuttora.

Il progetto dunque vuole essere uno strumento per far risaltare la bellezza non solo paesaggistica dei luoghi, ma anche quella architettonica, sociale, antropologica dei borghi e luoghi della Valbelluna. Un altro motivo per parlare della gente che vi abita.

Le copertine dell’anno appena inaugurato, e le prime pagine ad esse dedicate, vogliono sviluppare il concetto di territorio unico attraverso l’esaltazione dei suoi luoghi (non necessariamente i più conosciuti) che lo caratterizzano anche sotto l’aspetto dell’identità. Sono i comuni stessi, coinvolti nei mesi scorsi, ad aver proposto le frazioni dei propri territori da valorizzare: si spazierà di qua e di là del Piave, con un mese dedicato ad ogni comune di cui parla la nostra rivista, senza tralasciare il Feltrino e il Bellunese.

Di un borgo o frazione parleremo da diversi punti di vista, non sempre seguendo lo stesso schema: della sua posizione di valenza geografica, umana, letteraria, storica, urbanistica, artistica, imprenditoriale e lavorativa, naturalistica-ambientale. A trattare i temi saranno scrittori volontari, alcuni proposti dagli stessi comuni, referenti ed esperti per i territori coinvolti.
Siamo partiti da Santa Giustina, dove il mensile è nato, dando lustro alla frazione di Campel, quella posta più in alto geograficamente. Abbiamo cercato di trattarla nel suo aspetto sociale, ambientale, culturale, storico e ricreativo. Per il primo numero c’è anche una dedica speciale della scrittrice Antonia Arslan, che a Campel da anni soggiorna in alcuni periodi dell’anno. A febbraio spazio, invece, ad una delle frazioni del territorio di Borgo Valbelluna.

La nostra “mission” è quella di contribuire a creare una consapevolezza delle potenzialità che ha la nostra vallata, arrivando al 2026 (anno delle Olimpiadi) presentando i gioielli culturali, sociali, di costume e tradizione del territorio bellunese. Sperando di trovare riscontro e gradimento nei nostri lettori, porgiamo i nostri auguri per un anno certamente migliore.

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