Mentre mi snocciola il lungo elenco di città e paesi in cui i “suoi” bambini hanno dato prova delle loro qualità canore, e delle tante persone incontrate, Catia Della Vecchia ha gli occhi che brillano. Per vent’anni ha diretto quello che è il coro di voci bianche più famoso e probabilmente anche più longevo della provincia, il Coro Arcobaleno di Limana. Composto attualmente da oltre 60 elementi dai 4 ai 14 anni, attinge circa la metà dei componenti da fuori comune, persino da Fonzaso, da Longarone e dall’Alpago.
Nasce da uno sparuto gruppo di 6 bambini, reclutati casa per casa nel 1982 dalla diciassettenne Catia per sopperire alla mancanza di piccoli partecipanti alla tradizionale giornata dei talenti che allora veniva organizzata in paese. Il coro cresce rapidamente sia in quantità che in qualità, ma è il successo ottenuto col musical “Piccolo Francesco”, basato sulla vita del Santo di Assisi, a farlo conoscere in tutto il bellunese.
Non ci vuole molto prima che la notorietà valichi i limiti provinciali e addirittura regionali: galeotto il desiderio di far partecipare una bimba del coro allo Zecchino d’Oro, prende il via una collaborazione con l’Antoniano di Bologna che porterà per tre anni a Limana le selezioni dei piccoli partecipanti alla rassegna canora bolognese.
Nel 2000 avviene l’ingresso nella “Galassia dell’Antoniano”, un insieme di 64 cori sparsi per tutta Italia che si ispirano agli insegnamenti dell’indimenticata Mariele Ventre e al modo di cantare del Piccolo Coro.
Dalla partecipazione ai raduni organizzati da alcuni di questi cori, all’organizzazione degli stessi il passo è breve: nasce così “Corinfesta”, manifestazione che si svolge nella sua prima edizione a Limana con la partecipazione di 4 cori ma che diventa poi itinerante e più partecipata, spostandosi tra l’altro a Belluno, per i 150 anni dell’Unità d’Italia, e a Cortina per promuovere la candidatura a Mondiali e Olimpiadi.
Nel corso degli ultimi anni il coro, che si esibisce prevalentemente con brani dello Zecchino, ha arricchito il repertorio con canzoni “proprie”, scritte e musicate da Lodovico Saccol, trevigiano, conosciuto tramite l’Antoniano.
«Le nostre canzoni usano un linguaggio semplice e ritenendo molto importante la componente educativa, facciamo in modo di creare delle esperienze che possano facilitare i bambini nella comprensione di ciò che cantano» – mi spiega Catia. Così per “È’ tutto in equilibrio”, canzone scritta per il 50° anniversario del Vajont, i bambini hanno avuto modo di incontrare un superstite e dialogare con lui. “In montagna c’è”, canzone che è un inno ai monti e allo sport senza doping, è stata incisa con la partecipazione di Anna Comarella, campionessa dello sci nordico.
Nel 2017, per i suoi 35 anni, il Coro avvia una collaborazione con “Insieme si può”, che è anche il nome della canzone che celebra l’evento. Bellissima l’esperienza a marzo dello scorso anno, quando i bambini si sono cimentati con l’Inno Nazionale alla presenza del Capo dello Stato, cantando ciascuno con una bandiera italiana in mano. Per far loro comprendere il significato del tricolore, Saccol compone “Tre colori”, che viene associata ad un ampio progetto: è stata infatti distribuita nelle scuole del bellunese con l’intento di cantarla poi tutti assieme davanti alla Prefettura di Belluno. Inoltre è stata chiesta a Mattarella la possibilità di intonarla in sua presenza al Quirinale.
«Sarebbe bellissimo!» – confessa Catia – «Stiamo aspettando solo un suo invito, noi siamo già prontissimi a partire per Roma!» Città dove i piccoli cantori sono già stati per ben due volte, la prima per cantare la sigla de “La prova del cuoco” e poi nella trasmissione “I fatti vostri”.
Decisamente nel Coro Arcobaleno non ci si annoia! A giugno il “Pullman della solidarietà” porterà i bambini a Bologna, ognuno con un pacco di generi alimentari a lunga scadenza da consegnare alla mensa dell’Antoniano che ogni giorno offre pasti a poveri e senzatetto. Un modo per far capire ai piccoli che Antoniano non è solo Zecchino d’Oro ma anche aiuto ai più sfortunati. Ci sarà poi la partecipazione alle cerimonie per la beatificazione di Papa Luciani, oltre al classico concerto di Natale che si svolge ogni 23 dicembre. In mezzo a tutto questo anche una collaborazione con la fanfara della Brigata Cadore e una nuova canzone da incidere.
Le prove si svolgono il venerdì dalle 18 alle 19:30 presso il centro sociale “Col del Sole” sotto la direzione di Donatella Triches, che succede a Sara Gasperin, Giorgia Reolon e a Catia Della Vecchia, che dice: «Per noi è significativo vedere che ora nel con noi cantano i figli di alcuni ex coristi, vuol dire che il nostro progetto educativo ha dato i suoi frutti e che i genitori hanno piacere di far provare ai figli la stessa esperienza».
Non resta che fare i complimenti a tutti i piccoli componenti del Coro Arcobaleno e ringraziare le numerose persone che contribuiscono in qualsiasi forma ai suoi successi.