Un video per raccontare come la comunità di Lentiai ha superato l’emergenza Covid-19. S’intitola “Mia Lentiai” e l’idea per la sua realizzazione è nata dal circolo Auser “Il Narciso” di Lentiai e dalle associazioni coinvolte, con l’apporto gratuito del regista locale Stefano Usardi, e di Matteo Meldolesi, suo collaboratore. Lo scopo era quello di documentare quanto fatto per affrontare l’ostacolo legato all’epidemia, e mettere in luce il valore e l’importanza del volontariato.
Quello di Lentiai è uno dei 24 circoli della provincia di Belluno e conta circa 200 tesserati. Da circa due anni la dirigenza investe nell’offrire corsi per insegnare ai tesserati anziani ad usare Internet e, in particolare, lo smartphone e il pc. Presentatasi l’emergenza, queste persone avevano già acquisito familiarità con gli strumenti tecnologici e ciò ha reso più facile tenersi in contatto con loro, soprattutto con le persone più sole, per farle sentire vicine. In breve tempo l’Auser ha organizzato i trasporti e la consegna a domicilio di alimentari e farmaci, in accordo con l’amministrazione comunale e collaborando strettamente con le associazioni locali, ricevendo una risposta positiva ed immediata anche da parte di singoli, giovani, cittadini della comunità, con mezzi messi a disposizione da Auser o propri.
In questa fase è stato importante anche il coinvolgimento della comunità marocchina per la consegna di spesa e accompagnamento in ospedale nel periodo più critico. «Sono state consegnate circa 250 spese in totale, a 70 famiglie, servizio questo ancora mantenuto ma ridotto, che vuole essere coltivato nel caso la situazione epidemica si ripresenti» afferma il presidente Lorenzo Durante.
Vi è stata anche la disponibilità da parte di donne volontarie organizzate per il servizio telefonico con numero verde, che si sono prestate a contattare i pensionati a casa una volta alla settimana. Alcune persone si sono attivate individualmente per creare mascherine, altre si sono offerte di realizzare dei video caricati su Youtube, con esercizi fisici da fare in casa. In collaborazione con la biblioteca di Lentiai c’è stata inoltre la consegna di libri, perché in questa fase la lettura è stata molto importante.
Si sono creati dei gruppi virtuali per potersi tenere in contatto e superare le lunghe giornate in cui non ci si poteva spostare. Essere distanti e senza contatti pesava molto sulle persone e riuscire ad inserire in questa fase dei momenti di spensieratezza è stato molto importante.
Per concludere, Lorenzo Durante aggiunge che «la fase Covid-19 ha mostrato quanto è essenziale tenere vivo il tessuto sociale, sollecitare le associazioni e le persone in tutte le loro forme, trovarsi, comunicare. Dobbiamo cercare di viverle insieme, sia le avventure che le peripezie, e cercare di pensare che sarà un futuro positivo e se lo affrontiamo tutti insieme è meglio che non da singoli. Ci vuole cooperazione».