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Una collezione curiosa e particolare

la passione per le etichette di vino di Giuseppe De Battisti

Una collezione curiosa e particolare

la passione per le etichette di vino di Giuseppe De Battisti

La passione di Giuseppe De Battisti, geometra pensionato (ma soprattutto astemio!) di Mel di Borgo Valbelluna, è collezionare etichette di vini e liquori. Dal 1973 fino ad oggi. L’etichetta apposta sulle bottiglie è testimonianza di costume e di attività umane, nonché riconoscimento di una bevanda speciale, il vino appunto, che a sua volta è portatore di una mitologia, testimone di un passato ed erede di una cultura antica. La dedizione di Giuseppe, iniziata un po’ per caso, viene portata avanti da oltre trent’anni, con passione e cura. Scopriamo un po’ di più sul tema!

La raccolta
Innanzitutto, il distacco delle etichette dal vetro: in passato esso veniva svolto mettendo in acqua calda le bottiglie, ma ora richiede ancor più una certa abilità e impegno nel rimuovere le etichette senza rovinarle e ciò viene effettuato mettendole in forno a 150 gradi per mezz’ora ed estraendole poi con dei guanti.

«Anche la cura per la catalogazione non è di meno» afferma Giuseppe. Come catalogatore generico di etichette di vino e liquori, egli ha collezionato nel tempo davvero di tutto senza criteri di qualità del prodotto – vi figurano Doc (Denominazione di origine controllata), Docg (Denominazione di origine controllata e garantita), Igt (Indicazione geografica tipica) – ma anche semplicemente scelte grafiche particolari, accostabili a capolavori d’arte come raffigurazioni di fiori, animali, donne; per questo, senza darsi limiti specifici, è giunto sinora a quota 78.200 etichette.

Le etichette di vino di Giuseppe sono raccolte con accuratezza in faldoni, tutti catalogati alla perfezione, divisi per casa vinicola e regione italiana, mentre quelle straniere sono divise per Stato. La più vecchia della raccolta di Giuseppe risale alla fine dell’Ottocento. Il raccoglitore bellunese contiene etichette di vini Biasiotto, De Bacco, Sass de Mura, Pian delle Vette, De Martin, Da Nando, molte delle quali raccolte scrivendo alle case vinicole. Per quanto riguarda il liquore, le etichette sono divise per tipo. Oltre ai raccoglitori, Giuseppe si è inoltre dotato di un database personale su computer, per poter anche archiviare meglio l’oggetto della sua passione.

L’associazione
Il signor De Battisti fa inoltre parte dell’Associazione italiana collezionisti etichette vino (Aicev), in qualità di segretario, tesoriere e da tre anni è anche redattore della rivista “Andar per etichette”, che viene pubblicata con cadenza quadrimensile, dal 1994, contenente curiosità sulle etichette. L’associazione, nata nel 1991 a Bardolino (Verona), alla cui fondazione hanno contribuito soprattutto il museo dell’etichetta di Cupramontana (Ancona) e il museo del vino a Barolo (Cuneo), e con la sede attuale a Torino, è formata da 56 iscritti in Italia e 6 in Europa (4 belgi, 1 francese, 1 olandese). Del Veneto vi sono Giuseppe e due iscritti da Padova, componenti che svolgono sempre come hobby la raccolta di queste etichette.
L’associazione ha come obiettivi primari quelli di promuovere convegni e favorire contatti tra gli appassionati, i grafici, i bozzettisti, i designer, gli stampatori e gli operatori del settore, anche per studiare ed approfondire il tema dell’etichetta.
Si trovano una volta all’anno in una città diversa d’Italia e l’attività centrale è lo scambio di etichette tra i vari collezionisti.
«Anche attraverso le etichette, possiamo raccontare qualcosa del mondo, di com’era, di come è diventato, e di come diventerà, per cui è importante che anche i giovani vi partecipino» conclude Giuseppe.

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