Un ponte che collega Santa Giustina a Mel di Borgo Valbelluna. Se ne parla da tantissimi anni ma nulla di concreto, fino ad ora, era emerso nei piani alti della politica locale. In questi mesi invece qualcosa si è mosso, e quella che sembrava solo un’utopia oggi potrebbe essere in realtà qualcosa di più concreto. Le posizioni sono soggettive, c’è chi è a favore e chi invece contrario: il dibattito, quindi, è solo all’inizio. Intanto cerchiamo di capire il percorso che ci ha portati a parlare di questo ponte.
IL PERCORSO
Negli ultimi due consigli comunali di Borgo Valbelluna e Santa Giustina è stato approvato un documento di indirizzo contenente tutta una serie di indicazioni per il miglioramento della viabilità dell’Agordino e della Valbelluna. Tali interventi sono stati concertati tra i sindaci dei Comuni facenti parte delle Unioni montane Agordina, Feltrina, Valbelluna, Belluno-Ponte. Questo lavoro parte ancora alcuni anni fa quando, in vista dei Mondiali di sci alpino Cortina 2021 e delle Olimpiadi e Paralimpiadi Milano-Cortina 2026, sono stati finanziati importanti interventi sulla rete viabilistica provinciale, con riguardo al collegamento fra il Cadore e l’autostrada A27. Il documento vuole evidenziare le altre criticità e necessità urgenti di miglioramento e adeguamento della rete viabilistica provinciale e della sua connessione al reticolo stradale regionale e interregionale, cioè la superstrada Pedemontana Veneta e l’A27. Lo studio contiene interventi di miglioramento della rete stradale provinciale delle aree coinvolte allo scopo di redigere un documento unitario dal quale non solo emergano le esigenze del territorio, ma anche la loro condivisione politico-amministrativa volta alla realizzazione di progetti che portino ad un effettivo beneficio dell’intera rete varia, a supporto dello sviluppo economico e turistico della provincia nella sua interezza.
QUI SINISTRA PIAVE
Durante il consiglio comunale, il sindaco Stefano Cesa ha rimarcato le seguenti necessità: il completamento della variante di Lentiai verso Busche, all’interno della quale diventa cruciale risolvere il caotico e ingarbugliato svincolo viario di Molin Novo attraverso la realizzazione di una grande rotatoria; la variante di Mel per togliere il traffico da via Tempietto, fortemente aumentato dopo l’apertura di Col Cavalier; la variante di Campo San Pietro – Fontanella – Gus per mettere in sicurezza tutti questi abitati che si affacciano sulla strada provinciale. All’interno di questa programmazione trova inserimento anche il collegamento tra Mel e Santa Giustina, un’opera condivisa dalle due amministrazioni ancora dieci anni fa, in sede di realizzazione del Pati. L’adeguamento dell’attuale viabilità e il nuovo ponte sul Piave verso Santa Giustina, inserite come secondo lotto, assumono un valore di 110 milioni di euro.
LE OPPORTUNITA’
Spiega Cesa: «Le opportunità che potrebbero derivare da un collegamento diretto tra Borgo Valbelluna e Santa Giustina, attraverso la realizzazione di un nuovo ponte sul Piave, da realizzare nell’area a nord dell’area artigianale e industriale di Fontanella, sono molteplici: collegamento tra le due zone economiche importanti dove sono presenti le maggiori attività industriali, artigianali e commerciali della Valbelluna; integrare le infrastrutture viarie per costruire una “città diffusa” in maniera da rendere più agevoli e accessibili servizi differenziati (culturali, sportivi, sociali, scolastici) presenti nei vari comuni, rendere più attrattivo l’intero ambito e migliorare la qualità della vita per i nostri residenti; rendere più attrattivo il nostro territorio all’importante flusso turistico che dalla pianura veneta si veicola verso l’Agordino con possibilità di sviluppare nuovi opportunità economiche; migliorare le condizioni di insediamento e i servizi per le industrie e delle imprese artigianali con riferimento alla maggior attrattività per l’area industriale-artigianale a salienza provinciale in località Villa di Villa; calibrare in maniera più equa e rendere più scorrevoli i flussi di traffico della Valbelluna lungo le due direttrici della destra e della sinistra Piave».
QUI DESTRA PIAVE
E che la realizzazione del ponte sia un’opportunità ne è convinta anche l’amministrazione comunale di Santa Giustina. «Avremo anni di lavoro e di impegno per portare avanti questa progettualità, a livello comunale, ma anche provinciale e regionale in quanto, grazie ai fondi che arriveranno da Roma per le grandi manifestazioni che si svolgeranno nel territorio, c’è la possibilità concreta che tali interventi vengano realizzati in breve tempo» sottolinea il sindaco, Ivan Minella, a cui si aggiungono le parole dell’ex sindaco e attuale assessore al bilancio Ennio Vigne. «Quando siamo partiti, qualche anno fa, la Pedemontana era lontana, oggi è già a Montebelluna. Questo traffico entra in provincia di Belluno e il rischio è che si incanali solo sulla sinistra Piave tagliandoci fuori completamente. Quindi, attraverso la realizzazione del ponte, intendiamo da una parte rendere più vivibile il centro del nostro comune ma anche di non diventare marginali rispetto all’altra sponda del Piave dal punto di vista economico». Nelle intenzioni, il ponte avrà il suo sbocco all’altezza del Maserot.