Quante volte siamo entrati nei bei cumuletti bianchi che sembrano panna montata: leggeri, impalpabili, ma potenti schiaffeggiatori, a volte violenti, che senza pietà ci sbatacchiano come foglie inutili. Emozione uscirne con la paura nel vedere la terra e le punte aguzze delle montagne troppo vicine, ma un senso inebriante di libertà esserci sopra!
Quasi con vergognosa invidia ho ammirato il volo elegante, sicuro, innato degli uccelli, senza paure anche nell’entrare con leggerezza e giocosità nella nebbia lattea che cancella il mondo e ovatta i suoni. Ognuno di noi può guardare il cielo e giocare con la fantasia inventandosi storie che la forma mutevole delle nuvole suggerisce. Ognuno di noi impara a capire il tempo che farà osservando i tipi diversi di nuvole.
Ognuno di noi, soprattutto nelle nostre montagne, può vedere il repentino cambiamento del tempo osservando la veloce crescita e trasformazione di innocue nuvolette in cumuli nembi temporaleschi. Ma sempre guardando al cielo o dal cielo, solo le nuvole ci scuotono la fantasia e ci inducono la profonda curiosità della conoscenza.
HAIKU SULLE NUVOLE
Gli Haiku sono brevi poesie, spesso ispirate alla natura, che fissano momenti, fatti, emozioni.
Nate Giappone nel ‘600, si caratterizzano da un numero di sillabe così piccolo da poter essere pronunciate con un solo respiro.
Prendiamo il sentiero paludoso
per arrivare
alle nuvole
Matsuo Basho
Che ci sia la luna
sul sentiero notturno
di chi porta i fiori
Takarai Kikaku
Cumulonembo
Grandina prima e poi
arcobaleno
Daniela De Gol
DANIELA DE GOL
Nata a San Gregorio nelle Alpi nel 1955, vive a Genova. Laureata in Fisica, ha lavorato come insegnante e come ricercatrice e, dopo il brevetto di volo, come pilota di aerei per spegnere gli incendi, i Canadeir, e di aerei di linea con l’Alitalia viaggiando anche su rotte intercontinentali.