Gli abitanti di San Gregorio hanno sempre dimostrato particolari abilità e interesse per la lavorazione del legno sia per realizzare strumenti che rendessero più razionale e meno faticoso il lavoro agricolo sia per realizzare suppellettili e accessori per la casa e la vita quotidiana. Conseguentemente questa vocazione e abilità si sono manifestate anche ornando l’interno di edifici e luoghi pubblici e arricchendo l’ambiente di manufatti, spesso religiosi. Nella frazione di Roncoi, questa abilità e voglia di arricchire l’ambiente in modo quasi fantastico e favolistico è stata riscoperta realizzando numerose sculture ottenute dai ceppi di piante abbattute.
Le prime sculture sono apparse lungo la strada che conduce alla chiesetta della frazione, dove alcune piante sono state tagliate in modo da permettere allo scultore Tiziano Di Giusto di realizzare le sue prime opere che richiamano il mondo magico dei boschi e delle leggende della montagna.
Queste sculture son state di ispirazione per la realizzazione di altre opere simili, fatte eseguire da privati, che incontriamo lungo la strada che porta a Col Mazzet, dove si possono ammirare numerose sculture con immagini fantastiche e naturalistiche.
Immagini di un capriolo e di uno gnomo ottenute dai ceppi di due cipressi, scolpite anch’esse da Tiziano DI Giusto, le troviamo lungo la strada che da località Fontanelle porta a Roncoi di Fuori. Sulle Ere, nelle radura davanti a Casera Ere, si possono ammirare altre opere che il gestore del rifugio di allora aveva commissionato a vari scultori.
Arrivando nella radura, uscendo dal bosco dopo una salita in alcuni tratti impegnativa, in un paesaggio magnifico e selvaggio, la presenza di figure scolpite nel legno è sicuramente spettacolare e di grande effetto.