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Svolta in Val del Mis

illuminate le gallerie, riaperta l'area a Pian Falcina

Svolta in Val del Mis

illuminate le gallerie, riaperta l'area a Pian Falcina

Riaperta Pian Falcina. E tre gallerie sono ora dotate di illuminazione, con tutti i benefici del caso per quanto riguarda la sicurezza di chi le percorre. Dopo diversi periodi in cui non erano mancate le polemiche, con l’avvento alla presidenza di Ennio Vigne il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi sembra aver svoltato nella gestione della Valle del Mis. E così, seppur tra mille difficoltà dovute in particolare ai ritardi causati dal Covid-19, nelle ultime settimane sono aumentati i servizi a disposizione dei turisti.

Primo fra tutti, in ordine cronologico, l’istituzione di un tagliando d’ingresso per visitare i Cadini del Brenton nel fine settimana. Un costo simbolico, appena due euro, ma utile a garantire le risorse necessarie per la pulizia e la manutenzione della splendida area naturale. L’accesso viene comunque lasciato gratuito ai residenti nei 15 comuni facenti parte del Parco e agli under 14.
Insieme ai Cadini del Brenton, è stato riaperto anche il punto informazioni, gestito anche quest’anno dagli operatori della cooperativa Isoipse di Belluno. Tornati inoltre a disposizione i servizi igienici.

Buone, anzi ottime notizie anche quelle provenienti da Pian Falcina. La cooperativa sociale Val Cismon si è aggiudicata il bando di cinque anni più uno per la gestione dell’intera area. Di conseguenza, da metà luglio, i frequentatori della Valle possono fermarsi e usufruire del punto bar -ristoro, della disponibilità dei bagni, del parco giochi e così via. Non ci sono ancora le cucine, probabilmente se ne riparlerà la prossima estate, ma poter pranzare o cenare con toast, panini ed insalatone è già un notevole passo in avanti, senza parlare delle ottime colazioni. Così ora sono due i punti fissi in zona dove poter mangiare un boccone.

Non meno importante l’area camper: dedicata alla sosta breve, ha dodici stalli totali ed un proprio blocco servizi, con bagni e tutto il necessario. Non vanno dimenticate inoltre tre unità abitative bi-modulari, con un totale di ventiquattro posti letto. Un paio di moduli sono però riservati rispettivamente al guardiano e allo spazio bivacco, lasciato a disposizione degli escursionisti che percorrono l’Alta Via Dolomiti Bellunesi. L’intera area di Pian Falcina è dotata di illuminazione, mentre sembra questione di poco tempo l’installazione di un’antenna telefonica da parte di Wind. La carenza di segnale è una mancanza a cui occorreva rimediare il più presto possibile.

Arrivando a Pian Falcina dal comune di Sospirolo, ecco infine la gradita sorpresa. Tre gallerie sono state dotate di illuminazione. Nel dettaglio, l’intervento ha riguardato i 149 metri del tunnel “Falcina”, i 198 del “Tranze” e i 214 di Col Nusier. Ciò è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra Veneto Strade, Provincia di Belluno, Enel energia, Parco e Comune di Sospirolo.

Ugualmente selvaggia e immersa nella natura, dunque. Ma al tempo stesso in grado di offrire quei servizi basilari che, solo fino a pochi mesi fa, erano un lontano ricordo. La Valle del Mis, pur conservando ancora margini di miglioramento, ha intrapreso la strada della definitiva consacrazione. Sperando ciò possa durare nel tempo.

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