Si sono svolte sabato 19 e domenica 20 giugno, in varie località della diocesi di Vittorio Veneto, le “Giornate Toniolo 2021”, promosse dall’Istituto “Beato Toniolo le vie dei santi”. L’evento è collegato al cinquantesimo anniversario del decreto sull’eroicità delle virtù del beato Toniolo e al centenario di fondazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. L’ateneo ha intitolato proprio al beato, che fu grande economista e sociologo cattolico, l’Istituto di studi superiori. Le “Giornate Toniolo” si fregiano del patrocinio di numerosi enti a respiro nazionale: Università Cattolica, Comitato nazionale per la canonizzazione di Giuseppe Toniolo, Città di Pieve di Soligo, Fondazione Giulio Pastore, Archivio Mario Romani, Fondazione Fai Cisl e Festival della dottrina sociale.
“Ora viene il Bello”: percorsi di Arte Sacra
Il 20 giugno, è stata organizzata l’apertura straordinaria, in due orari diversi, di sette edifici sacri del territorio della diocesi. I due siti interessati in territorio bellunese sono stati la Chiesa di San Bernardo di Cesana e la chiesa ed eremo di San Donato, entrambe appartenenti alla parrocchia di Lentiai.
Nella chiesa di Cesana i numerosi visitatori che si sono susseguiti hanno potuto godere della presentazione da parte dei volontari del gruppo Amici di Cesana, dei restauri, alcuni ancora in fieri, delle opere murarie presenti (ne “Il Veses” di aprile è pubblicata l’intervista a Natascia Girardi, curatrice dei restauri).
Nell’eremo di San Donato, piccola chiesa posta tra Lentiai e Stabie, si è creata un’intensa atmosfera di elevazione spirituale, grazie ad un alternarsi di musica, parole e riflessioni. L’edificio, immerso nel verde dei boschi, mostra oggi l’aspetto quattrocentesco; al suo interno, ad aula unica, presenti affreschi di diverse fasi, dal XV al XVII secolo e un altare ligneo della fine del Seicento.
La voce narrante di Paola Brunello – accompagnata dall’arpa celtica da Tullia Larese Roia e dalla voce solista di Lucia Valentini, che hanno magistralmente interpretato brani del periodo medioevale – ha guidato i visitatori in una dimensione intima, attraverso suggestioni e pensieri legati al tema del silenzio e alla vita di San Donato. La presenza nell’eremo dei monaci eremiti dell’ordine di sant’Agostino dal 1686 è testimoniata da un’iscrizione murale; la loro presenza è documentata fino alla metà del Settecento. Paola Brunello ha concluso il suo intervento, prima di guidare gli intervenuti alla visita dell’eremo, con la lettura di brani di Sant’Agostino, tratti dalle Confessioni e dal De Trinitate ed una riflessione sulla funzione dell’opera d’arte sacra; essa ha la funzione di risvegliare nell’uomo il ricordo di Dio e di condurlo al riconoscimento della sua presenza nella storia e nella propria personale vicenda.