Stiamo salendo sul Monte Avena, precisamente a Malga Campet, per ascoltare Maurizio Bottegal, figura conosciuta nel panorama del parapendio nazionale e non solo. Qui, proprio a pochi passi dall’area decollo del Para&Delta Club di Feltre, c’è stata, venerdì 27 agosto, la presentazione di “Signori del Vento”, «la (mia) storia del parapendio” tra aneddoti e curiosità» come l’autore definisce questo suo primo lavoro editoriale.
Per chi non lo conoscesse, Bottegal è stato competitore di livello internazionale dal 1989 al 2009, conta 13 presenze in Nazionale. Nel suo palmares: 14 Trofei nazionali, medaglia d’argento a squadre ai Campionati dei Mondo in Messico 2009, medaglia di bronzo a squadre ai Campionati del Mondo austriaci del 1989 e ai Campionati Europei serbi del 2008. É stato il direttore di gara ai Mondiali di parapendio Monte Avena 2017.
Il libro parte, dopo la presentazione a cura di Dante Porta, con l’antefatto della visita al Rifugio Dolada, dove correva voce – siamo nel 1985 – che qualcuno si buttasse con il deltaplano (capito all’inizio come “rataplano”). Bottegal rimane sorpreso dalla vista di questo volo, ma al tempo stesso impressionato dalla pericolosità, accentuata dal fatto che, nonostante il deltaplanista si fosse quasi schiantato, gli assistenti affermavano che il decollo era stato buono.
Tanto che Maurizio scrive così: “Poche parole dette probabilmente per fare una battuta e caricare ancora di più il momento (che per noi da uno a cento era già mille) hanno frantumato il sogno di uno che con la mente era già per aria con il “rataplano”!
È strano come io mi renda conto solo ora, a distanza di 35 anni, che questo è stato un incrocio o un bivio (le famose “sliding doors”, le porte scorrevoli) della mia vita dove ho preso una strada. Non saprò mai dove mi avrebbe portato l’altra…”.
La strada intrapresa inizia nel 1986 con la prima prova e continua poi con il corso del 1987. Tutto questo è raccontato nel libro, assieme alle gare, agli incontri, le gare di coppa del mondo, i mondiali, i momenti belli e quelli più difficili, intervallati da svariati camei che raccontano altre storie da diverse angolazioni.
Un libro nel quale, come racconta Bottegsl nel retrocopertina, “pensieri e parole hanno spiccato il volo come se fosse arrivato il loro momento ed è stato un piacere metterli su carta. L’idea è stata quella di raccontare la (mia) storia del parapendio attraverso aneddoti e curiosità “emozionali”. Amici e piloti che ho incontrato lungo il percorso mi hanno aiutato, impreziosendo questo libro con pensieri e racconti particolari; alcuni sono veramente straordinari”.