Noi ragazze della 2C della scuola media di Santa Giustina, dopo aver letto un articolo di giornale relativo all’attività del Gruppo Salvataggio Anfibi di Belluno, abbiamo pensato di realizzare un’intervista. Con disponibilità le volontarie Michela Zatta ed Isabella Paganin hanno accettato il nostro invito e ci hanno presentato l’attività dell’Associazione, mentre il signor Ermes Zanella del Gruppo Ecovolontari ci ha spiegato l’importanza di un corretto riciclo dei rifiuti.
Successivamente hanno risposto alle nostre domande.
Salvate solo le rane? No, salviamo tutti gli anfibi: salamandre, tritoni, rospi.
Perché li salvate? Perché vederli morti ci ha fatto riflettere sul fatto che la gente non sia attenta a questi animali mentre va in macchina, ma soprattutto perché sono anelli importanti nella catena alimentare.
Quando è nato il gruppo e da quanti volontari è composto? È nato nel 2013. Per il momento siamo circa 50, ma altre persone che ci vengono ad aiutare occasionalmente.
Abbiamo letto che per salvare gli anfibi posizionate delle barriere. Potete spiegarci come funziona questo sistema? Mettiamo delle reti a bordo strada in modo che le rane si fermino e non riescano ad attraversarle.
Quanto tempo impiegate per metterle? In media tre giorni e mezzo. Prima posizioniamo le barriere di andata (per le rane che scendono dai boschi verso l’acqua) e dopo 15 giorni quelle di ritorno. È un sistema mobile, alternativa ai rospodotti che invece sono fissi.
Quando le salvate? In primavera, nel periodo della migrazione che solitamente dura un mese e mezzo.
C’è un veterinario per le rane malate? Sì, gli anfibi vengono curati dal veterinario specializzato in animali esotici.
Quanto vive in media una rana? Circa dieci anni, due in meno del rospo.
Perché per voi è importante far conoscere la vostra attività nelle scuole? Perché i ragazzi sono il nostro futuro e la speranza che venga portato avanti quanto facciamo.
Grazie a questi volontari abbiamo imparato molte cose, ad esempio che la rana femmina è più grande del maschio, che la rana più diffusa da noi è la temporaria, detta anche rana di montagna, e che la forte urbanizzazione e l’inquinamento causano la diminuzione degli anfibi. Inoltre abbiamo capito che alla guida si deve stare molto attenti, perché si possono investire molti esseri viventi che attraversano le strade, come la rana.