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San Gregorio nelle Alpi

oltre Paderno - note per scoprire il territorio

San Gregorio nelle Alpi

oltre Paderno - note per scoprire il territorio

Giungendo a San Gregorio si è attratti dalla Chiesa Parrocchiale – dedicata a San Gregorio Papa – fondata nel VII secolo e successivamente ampliata. Custodisce al suo interno l’elegante pala di Alessandro Bonavicini (detto il Moretto da Brescia), raffigurante una Madonna col Bambino e ai lati San Gregorio e San Valentino. È datata 1479. A lato della scalinata del sagrato si ammira il Monumento ai Caduti affiancato da due cannoni originari della Prima Guerra Mondiale. Merita una visita anche la Parrocchiale di Paderno risalente al 1600, adornata dalla presenza da un antico pluteo (pietra altomedievale) e da una moderna Via Crucis di autore francese (si veda l’articolo dedicato in questo numero). Sono di notevole interesse le chiesette frazionali di Saltoi, Fumach, Alconis, Roncoi e San Felice in Monte, ognuna delle quali riserva al visitatore inaspettate e piacevoli sorprese.

Da segnalare al turista più attento la Via delle Lampade Spente, che fa da ingresso al cimitero e ricorda i cittadini emigrati, impegnati come minatori nei cantieri europei, il Museo del Legno e della Tarsia con la pregevole raccolta di ceppi artisticamente lavorati (le zoche), il Percorso Salute realizzato in località Roncoi, luogo ideale per passeggiare a contatto con la natura, e la Fondazione “Lucia De Conz”, istituzione destinata alla crescita e alla cultura dei giovani, sede di doposcuola e di moderni corsi a livello universitario anche straniero. Notevoli per fattura le Ville Pedemontane, alcune più antiche ed austere (Villa Sandi), altre più eleganti (Ville Pongan e Villabruna), rispettivamente a Paderno e Fumach.

Tra le ricorrenze tradizionali le più importanti e celebrate sono quelle di Santa Barbara, il Carnevale dei bambini, il Palio delle frazioni, la Fiera annuale dei frutti di bosco e la Festa autunnale della smonticazione.
Celebre il Trofeo “Valentino Ducapa”, corsa in montagna intitolata ad un giovane ed eroico Vigile del fuoco bellunese, perito nel tentativo di domare un vasto incendio che aveva interessato gran parte del pascolo, il Piz e la zona del Bivacco Palia. A seguito del doloroso evento fu realizzata la strada taglia-fuoco che porta al frequentato Rifugio Casera Ere, di proprietà comunale, meta da cui si può partire per le salite sul Pizzocco, e raggiungere i passaggi di Passo Forca e Passo Finestra.

Ma è soprattutto il nucleo abitato, adagiato sul crinale di una collina altamente soleggiata, elevato sulle nebbie della piana con una vista che si distende sulla valle, a dar valore a questo spazio montano rendendolo unico ed inconfondibile, gradevole meta per un distensivo soggiorno.

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