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S. Gregorio: rivive la scuola dell’infanzia

Numeri importanti che segnano una svolta

S. Gregorio: rivive la scuola dell’infanzia

Numeri importanti che segnano una svolta

Se vengono a mancare i piccoli alunni, in un piccolo comune, non è un buon segno. Significa che le giovani coppie si spostano altrove, magari in paesi logisticamente più comodi, o che le infrastrutture non sono adeguate. Se negli anni scorsi anche la scuola dell’infanzia “De Conz” di San Gregorio nelle Alpi aveva paventato questo rischio, oggi invece i dati in controtendenza sembrano far ben sperare anche grazie agli interventi effettuati.

«Negli ultimi dieci anni la gestione della scuola è stata senz’altro faticosa perché il numero degli studenti era diminuito, subendo il colpo della diminuzione delle nascite e inoltre, essendo l’asilo collocato in un comune piccolino, era un po’ difficile intercettare famiglie da fuori » spiega Michela Curti, presidente della “De Conz” dal 2019. «In periodi recenti si è invece registrata un’inversione di tendenza. Se con il Covid tanti asili vicini si sono ridimensionati, hanno ridotto l’orario e altri hanno addirittura chiuso, noi siamo riusciti, grazie al personale, a mantenere l’orario dalle 7,30 alle 17,30 e a garantire tutti i servizi».

Effettivamente si è registrato un aumento importante, arrivando al numero massimo di 29 alunni consentito per una classe, dovendo anche rinunciare a ulteriori iscrizioni (non però sufficienti a coprire una seconda classe). «La soddisfazione è stata grande, abbiamo coinvolto anche genitori da fuori comune, ad esempio da Sospirolo e Santa Giustina, e da tanti anni un numero così non si vedeva» spiega la Curti, che aggiunge: «Il prossimo anno, quando termineranno i lavori grazie all’amministrazione comunale, avremo anche il nido al piano superiore; speriamo questo consenta una rivitalizzazione di tutto il polo scolastico, comprese le elementari dove, per carenza di alunni, è stata necessaria la pluriclasse».

Personale motivato e molti servizi offerti, con nuove attività e laboratori, hanno fatto il resto: dalla pet teraphy con gli animali allo yoga educativo, dal laboratorio di tessitura a un’infarinatura di inglese e spagnolo. Covid permettendo, riprenderanno anche il corso di nuoto e piccole gite nei dintorni; resta garantito il trasporto gratuito col pulmino grazie ai volontari. La pet teraphy con i cani (ma anche con asini e un piccolo pony) aiuta nella gestione delle emozioni e inoltre vengono forniti consigli su come rapportarsi con l’animale, capendo ad esempio dall’atteggiamento se è arrabbiato o felice, così come lo yoga, oltre che per la fisicità, serve per il relax e per educare al rapporto e rispetto verso gli altri. Nella scuola operano due insegnanti, una collaboratrice per i laboratori, una cuoca per la mensa interna; c’è anche un giardino con un piccolo orto e, grazie ai genitori, saranno anche aggiunti nuovi giochi collocati dai volontari.

Soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Mirco Badole: «Nonostante un po’ di rammarico per i ritardi avuti, siamo comunque riusciti ad ottenere buoni risultati e garantire una certa attrattiva» spiega il primo cittadino. «Per il nido non siamo riusciti a partire quest’anno ma, una volta ultimate le piccole finiture mancanti nella struttura, saremo pronti per il prossimo anno andando dunque ad implementare l’offerta con un servizio in più».

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