Ormai, anche sul territorio della nostra provincia, si incominciano ad apprezzare gran parte dei risultati del progetto “Klang – Spade di leoni e di aquile”, dedicato alla valorizzazione, anche in chiave turistica, di uno spaccato di storia locale che vede quali protagonisti gli artigiani del ferro, votati alla creazione delle lame. Un progetto che unisce più territori: il Tirolo è l’area da cui provenivano i minatori specializzati impiegati nelle miniere del Bellunese, luogo dove venivano anche realizzate le famose spade grazie agli abili spadai diventati celebri in tanti paesi. La tradizione e i segreti dell’arte poi arrivavano fino a Maniago, in Friuli, dove allo stesso modo fiorì una ricca produzione di lame portata avanti ancora oggi.
Mentre a Belluno, all’interno del prestigioso museo civico di Palazzo Fulcis, è stata ricavata una sala dedicata agli spadai con pezzi autentici realizzati nel Bellunese, a Santa Giustina è rinata l’antica roggia degli spadai a Formegan, uno dei maggiori centri di produzione di armi bianche tra il XIV e il XVII secolo; non solo, l’amministrazione comunale si è occupata di riqualificare i muretti a secco, le opere idrauliche lungo le rogge e tutto quanto riporta all’antica lavorazione di questi preziosi manufatti.
«Ci siamo dedicati alla valorizzazione e messa in sicurezza delle rogge e degli opifici rimasti», chiarisce il sindaco Ivan Minella. «In particolare, evidenziamo gli interventi presso la roggia di Ignan-Salzan, presso la presa di Velos, dove abbiamo anche sistemato alcuni punti particolarmente problematici, così come in via Casabellata e in via Mas. Ci siamo inoltre concentrati sulle pulizie dell’alveo in via Garibaldi e in piazza a Salzan, tutti risultati che si possono già vedere. Inoltre, seguirà l’adeguamento del mulino di Salzan, nel quale, al piano terra saranno adeguati e ammodernati gli spazi di visita, mentre, al primo piano, vi sarà un’area didattica dedicata a tutte le fasi di realizzazione di una spada, dal minerale al prodotto finito. In particolare ci si concentrerà su una spada rinvenuta recentemente in Puglia, che reca la scritta “Formicano”, e su un altro pezzo, donato dalla famiglia Mezzacasa di Formegan – la spada bellunese più antica al momento conosciuta, risalente al 1400 -, che saranno entrambe esposte al Museo Fulcis di Belluno».
«Sistemeremo inoltre i lavatoi pubblici di Sartena, predisposto nell’ottica di una futura apertura della roggia, e di piazza del Mulino a Formegan, dove creeremo un circuito chiuso d’acqua, vista l’impossibilità di aprire quel tratto di roggia nel futuro per questioni idrauliche. La roggia di Formegan, quella più lunga esistente, passa proprio a fianco della ciclabile e, insieme a quella di Salzan, sarà una delle attrazioni della pista ciclabile Belluno-Feltre che sarà inaugurata quest’anno», conclude il sindaco. L’importo complessivo per il progetto interregionale è di 796 mila euro, quello a disposizione per il Comune di Santa Giustina è 213 mila euro.
Il progetto
Il progetto “Klang – Spade di leoni e di aquile” è finanziato dall’UE, dal Fondo FESR e Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020. Capofila è il Comune di Belluno, i partner sono il Circolo Cultura e Stampa Bellunese, l’Università di Innsbruck, il Comune di Maniago e quello di Santa Giustina, la Provincia di Belluno, il Comune di Colle Santa Lucia, l’Unione montana bellunese e la Fondazione Teatri delle Dolomiti; info su Facebook e Instagram (KLANG – Interreg VA Italia – Austria).