Dalle ceneri della scuola media di Mel risorgono gli antichi resti riconducibili ad un’abitazione dell’età del ferro. Una scoperta importante, arrivata a sorpresa in un luogo in cui non ci si aspettava di trovare nulla, e che ha un grande valore storico e culturale di conoscenza delle nostre radici e del nostro passato.
I LAVORI
In questi mesi, ai piedi del centro di Mel, sono in corso gli importanti lavori di demolizione delle vecchie scuole medie che lasceranno il posto ad un nuovo plesso scolastico che accoglierà le scuole dell’infanzia e primaria del comune di Borgo Valbelluna. «In quanto Mel è una zona a rischio archeologico – spiega l’assessore Simone Deola -, abbiamo affidato un incarico di assistenza archeologica durante i lavori di demolizione della scuola e di scavo. Si tratta di una prassi per territori come i nostri che hanno una rilevanza dal punto di vista storico».
IL RITROVAMENTO
Durante le operazioni di demolizione l’eccezionale scoperta. Come spiega l’assessore Deola, «lo scorso settembre, in un angolo dello scavo, sono emersi dei resti che confermano una frequentazione dell’età del ferro. A novembre è quindi stata condotta un’indagine più approfondita che ha riportato alla luce dei resti murari, con una suddivisione per vani, alcuni con pavimentazioni, probabilmente riconducibili ad un’abitazione o comunque ad un edificio. Inoltre è stata scoperta una canaletta per lo scolo delle acque. Tutto perfettamente ortogonale e con un grosso orientamento Nord-sud. E questo è un ritrovamento straordinario perché i materiali rinvenuti rimandano al sesto secolo Avanti Cristo quindi al periodo dei Veneti Antichi». L’eccezionalità della scoperta non si limita solamente a questa struttura probabilmente abitativa. «Solitamente, in un contesto abitato, si tende a trovare materiali poveri. In questo caso invece sono emersi anche materiali di pregio come alcuni pezzi di ceramica decorata, alcuni pezzi di materiale bronzeo molto interessanti e probabilmente anche un pezzetto di bronzo che rappresenta un “aes rude” (bronzo non lavorato) che veniva utilizzato come una prima forma di valore di scambio che caratterizza l’età del ferro. È una scoperta dal mio punto di vista eccezionale che ci aiuta a conoscere il territorio. Possiamo dire che alcuni reperti saranno subito collocati all’interno del museo civico e visibili alla comunità e agli studiosi» aggiunge l’assessore.
LA PARTICOLARITA’ DEI LUOGHI
Una scoperta eccezionale resa ancor più interessante dal luogo in cui è emersa dove non vi sono mai stati ritrovamenti, contrariamente ad altre zone del territorio: ci troviamo non più sul colle di Mel ma su un terrazzo sottostante e questo ci dà una grossa suggestione, ossia che il popolamento di quel periodo lì non è limitato ad una sommità o ad un versante del colle ma sembra interessare tutta l’area di Mel.