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Rifugio Ere

nuova vitalità con Matteo Paniz

Rifugio Ere

nuova vitalità con Matteo Paniz

Nuova gestione per il rifugio “Casera Ere” in Comune di San Gregorio. Ad aggiudicarsi il bando di conduzione per i prossimi sei anni è Matteo Paniz di Sospirolo, che ha presentato un progetto convincente alla commissione comunale. Il Rifugio Ere (1.297 slm) è il fiore all’occhiello del turismo di “mezza montagna” della Valbelluna; posto ai piedi del Monte Pizzocco, è uno splendido balcone sulla vallata con vista da Feltre a Belluno.

Ideale per gli escursionisti di alta quota esso rappresenta però un punto di riferimento e ristoro per chi frequenta la montagna a qualsiasi titolo: semplici escursionisti, trekkers, famiglie in gita domenicale, bikers, runners, parapendisti, ecc. «Ere dovrà essere un luogo aperto e accogliente per tutti, non mancherà mai la possibilità di fare uno spuntino veloce o di mangiare un buon piatto che anche nella semplice scelta di prodotti freschi e della tradizione locale e italiana, renda merito ad una ospitalità casalinga e genuina», afferma Matteo.

Matteo ha nel cuore la montagna e le sue genti. Già a 14 anni inizia con una esperienza significativa lavorando a malga Misurina per ben sette stagioni, l’ultima delle quali con mansioni di casaro responsabile. Dopo la maturità agrotecnica, la qualifica di Operatore Forestale e il diploma in Tecnologie della trasformazione lattiero-caseraria, ha iniziato una lunga carriera di casaro nelle latterie di Camolino, Tisoi, Sant’Antonio Tortal, Sedico e Lentiai. Appassionato di cucina, con varie esperienze anche come volontario della Pro loco Monti del Sole, ha messo, tra i punti fondanti della sua gestione, l’utilizzo di prodotti locali. È anche un conoscitore della montagna e di materiali tecnici, collaborando con un’azienda della Val di Fiemme, leader nel settore delle calzature da montagna. Grazie a queste conoscenze e alle sue passioni di sport come sci alpino, scialpinismo, sky-running, arrampicata, alpinismo, saprà dare giusti consigli.
IL PROGETTO
Il progetto si basa su alcuni punti fondanti: ospitalità semplice da far crescere nel tempo, ma che soddisfi le esigenze di efficienza e di un buon livello qualitativo anche in presenza di momenti di domanda elevata; la sottoscrizione della Carta Qualità del Parco Dolomiti Bellunesi nella concezione di prodotti a km zero. Ancora, utilizzare gli spazi attorno al rifugio per allestire una bella area giochi per i bambini e attrezzare il verde con postazioni con ombrellone per gli avventori.
In accordo con il Comune, migliorare la recettività di pernottamento del Teaz, proponendo anche un’esperienza di “glamping” (campeggio in rifugio con servizi in stile resort). Infine, collaborare con le associazioni locali per creare eventi culturali o giornate a tema e, a scopo educativo, proporre anche laboratori esperienziali e giornate per le scolaresche coinvolgendo nell’organizzazione anche le locali cooperative di guide naturalistiche.

LA SQUADRA
La gestione sarà familiare. Oltre a Matteo, che si interesserà della cucina e delle manutenzioni del sito, la moglie Barbara (maturità linguistica, laureata in Tecnologie Forestali, docente all’Enaip Veneto nella formazione professionale dei giovani nel settore ristorativo e del benessere), si occuperà dell’organizzazione di eventi culturali e attività didattiche per le scuole e di creare “esperienze” per gli ospiti in connessione con le realtà economiche, tradizionali e non solo, del territorio.
La figlia Gaia, diploma linguistico, si occuperà del servizio di sala e bar/accoglienza degli ospiti, avendo maturato un’esperienza di cameriera presso un ristorante stellato del Cadore e in un B&B nelle Cinque Terre; utilizzerà le conoscenze fatte in comunicazione nel settore occhialeria per la gestione dei social e la promozione dell’immagine del rifugio.

«Il Rifugio Ere è un patrimonio non solo del Comune, ma dell’intera vallata – commenta il vice sindaco Giampietro Frescura – esso dovrà diventare il catalizzatore di altri interessi turistici, che partono dall’area camper di Ligont, alle aziende agricole e B&B del Comune. Dopo essersi interessato nel 2019 di dotare il rifugio di energia e segnale WiFi, il Comune ha in progetto la realizzazione di serbatoi d’acqua suppletivi e un potalizzatore per il rifugio, saprà inoltre intercettare fondi per migliorare l’area camper e per potenziare i servizi legati al turismo».

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