Mancava alle due comunità ed anche a visitatori e turisti, che erano soliti percorrerla ammirando lo splendido panorama sul torrente Cordevole e i monti circostanti. Stiamo parlando ovviamente della passerella del Peron, la quale, dopo oltre due anni e mezzo, è di nuovo agibile e percorribile. La ricordiamo ridotta a brandelli a fine ottobre 2018 dalla tremenda tempesta Vaia, che in quelle ore terrificanti trasformò il torrente sottostante in un muro d’acqua carico di distruzione. Non ci fu scampo per la storica passerella, che permette il passaggio tra le sponde di Sospirolo e Sedico.
Da quel giorno il desiderio era ricostruirla, ma all’inizio la Regione doveva giocoforza prestare attenzione ad altre priorità. Come Ponte Mas ad esempio, altro manufatto pesantemente colpito da Vaia, senza contare le innumerevoli problematiche in tutto il territorio bellunese e non solo. Così i sindaci Mario De Bon (Sospirolo) e Stefano Deon (Sedico), appurato come l’attendere i fondi appositi avrebbe rischiato di prolungare troppo l’attesa, hanno deciso di muoversi in autonomia. O meglio, sulla spinta delle diverse donazioni ricevute da associazioni e privati, hanno stanziato 45 mila euro a testa attingendo al rispettivo bilancio comunale. Così, con 106 mila euro totali, è stato possibile progettare e poi avviare i lavori. Fondamentale anche la passione dello storico Gianni Da Rold, che ha recuperato alcune carte con cui è stato possibile rendere più veloci le operazioni burocratiche.
A realizzare la nuova passerella la ditta Burigo Italo, sotto la regia dell’Unione Montana Valbelluna. Progettisti gli architetti Renato Da Re e Lio Parcianello. Nel giorno della cerimonia ufficiale di apertura, svolta in forma contingentata a causa delle normative anti Covid, il sindaco De Bon ha ricordato che «un ponte è un simbolo pieno di significato. Esso definisce le comunità mettendole però in collegamento, confronto e collaborazione».
Secondo il collega Deon, «l’impegno delle amministrazioni comunali è stato stimolato dal supporto ricevuto da tanti cittadini, i quali hanno a cuore la passerella».
Entrambi i primi cittadini hanno infatti sottolineato proprio la grande attività di raccolta fondi svolta in particolare dal Centro anziani di Mas-Peron, che ha fatto da collettore delle donazioni di privati, e dalle associazioni di volontariato del comune di Breda di Piave, in una forma di solidarietà uscita ben oltre i confini comunali e provinciali. Nelle ultime settimane, sono molte le persone che hanno deciso di percorrere la passerella a piedi. Alcuni magari non la conoscevano, ma l’attenzione mediatica riservatale ha permesso di dare ad essa la visibilità meritata. E di rendere ancor più attrattivo il territorio.