Una piccola scultura per contribuire al recupero dell’ex chiesa di San Giacomo a Zottier di Borgo Valbelluna e un’invasione di lumache rosa giganti nella storica piazza di Mel per sensibilizzare alle tematiche ambientali attraverso il movimento ambientalista Cracking Art. Sono queste le ultime iniziative promosse dall’attivissima associazione zumellese “Il Feudo”, che vanta oltre vent’anni di storia e continua a impegnarsi per il territorio.
“Restaurana” è il progetto che punta a raccogliere fondi attraverso la vendita di mini-sculture a forma di rana, impiegando il ricavato per finanziare il progetto per il recupero strutturale dell’ex edificio sacro e degli affreschi contenuti al suo interno. L’associazione punta a realizzare, a fini turistico-culturali, una sede di circa 32 metri quadrati, mantenendo l’assetto originale e riportando alla luce, restaurandola, tutta la parte affrescata e di intonaco storico. L’edificio, risalente alla fine del XV secolo, sorge su un’antica via romana che univa il territorio bellunese a quello trevigiano, attraverso il passo San Boldo. Anche se le dinamiche storiche non sono del tutto chiare, quello che si sa è che già a partire dal XIX secolo la struttura non era più usata come chiesa. Nel periodo intercorso fra le due guerre, essa venne adibita a scuola elementare per poi passare in mani private nel 1952. Solo nel 1995 si fecero delle scoperte che fecero risaltare il grandissimo valore artistico contenuto nell’ex edificio sacro di San Giacomo. Il “tesoro” di Zottier contiene un affresco relativo ad una “Ultima cena”, raffigurante gamberi, di fine XIV-inizio XV secolo, riferibile forse a Ercole di Jacobello, e di una “Deposizione” del XVI secolo, attribuibile probabilmente alla cerchia del Tiziano e in particolare a Girolamo Dente, detto Girolamo del Tiziano.
Le enormi lumache installate a Mel simboleggiano invece la ripartenza dopo un periodo difficile, lente ma costanti. L’iniziativa, denominata “Fuori dal Comune” e resa possibile grazie anche alla ditta di raccolta rifiuti Bellunum Srl e al patrocinio del Comune di Borgo Valbelluna, vedrà esposte le opere fino al 30 settembre. Le opere sono realizzate con plastica riciclata per inspirare a livello comunitario una conversazione circa l’importanza e l’impatto ambientale del riciclo. Le chiocciole rappresentano per l’amministrazione comunale il turismo lento che viene promosso in contrapposizione al turismo mordi e fuggi di massa, che soffoca il territorio e non lascia nulla né al turista né agli abitanti. Rigenerare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l’ambiente donandole nuova vita, farne delle opere d’arte significa comunicare attraverso un linguaggio estetico innovativo esprimendo una particolare sensibilità nei confronti della natura.