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Prove di ProLoco

Santa Giustina ci riprova ancora

Prove di ProLoco

Santa Giustina ci riprova ancora

Pro loco? Altrove, nei paesi contermini, si celebrano qui il 40°, lì addirittura il 50°. A Santa Giustina si stanno ancora facendo prove di costituzione. L’ennesima (dice il sindaco). Era già successo negli anni 50, pur con illustri interpreti (Amedeo Cecchella) non se ne fece nulla. Poi negli anni 60 la Parrocchia fu il “coagulante” con le iniziative di “Ribalta Accesa”. Poi ci furono gli anni del Carnevale de ‘l Kalieron e frazioni, evento che diede un’identità di “paese”, mai più ripetuta in questo settore culturale. Concomitante si ricorda la grande “propulsione” della Polisportiva che organizzava ben due momenti ludici: la “Sagra di primavera” e la festa della patrona in ottobre. Ma allora c’era un certo Gino Girelli che era “più di una pro loco”.

MAI FERMI
Il paese non è mai stato fermo. Ognuno è testimone dell’effervescenza culturale e ricreativa che lo contraddistingue. Orchestre, cori polifonici e popolari, compagnie teatrali, incontri jazz, concerti internazionali, spettacoli, focus sulla lettura (Luoghi nei Libri), associazioni attente al territorio (Dolomiti Domani), Ana Alpini (rievocazioni teatrali storiche), Protezione civile, sagre mai interrotte (Ciclamino), feste frazioni-rionali rigenerate, anzi: negli ultimi anni le nuove generazioni hanno dato vita a rinnovati comitati frazionali molto attivi sia per l’aspetto sociale che culturale. Per non tralasciare che dall’ambiente di Santa Giustina è nata una rivista, “il Veses”, che è ora organo di stampa di tutta la Valbelluna.
Questa lunga premessa per inoltrarci nell’assemblea pubblica svoltasi giovedì 2 luglio, all’aperto in località Pulliere, per presentare il tentativo di costituzione della Pro loco di Santa Giustina.

NUOVA INIZIATIVA
La risposta da parte del paese è stata importante. Oltre 70 persone, rappresentanti delle principali associazioni locali, erano presenti. Attente ad ascoltare le proposte del comitato promotore costituito da Lorena Bona (portavoce), Ruggero Ferdinelli e Ferdinando Finizio (Ass. Carabinieri), Elena Vieceli (Ciclamino) Roberta Testoni, Simone Paniz, Maurizio Dal Cin, Rocco Ennio Dall’Armi (detto Gef), che ha proposto la serata costituente sotto l’egida dell’Unpli provinciale.
A introdurre la riunione il sindaco Ivan Minella che ha esordito con un: “Porte aperte alla pro loco”, dando così il benvenuto a ogni iniziativa positiva che possa contribuire a far crescere il tessuto sociale del comune. Poi la serata è stata condotta per due ore da Davide Praloran, presidente Unpli provinciale, che ha illustrato le opportunità che le pro loco possono dare ai territori, essendo un organismo di valenza poliedrica dal locale al territoriale al nazionale. Ha accentuato i vantaggi burocratici dal punto di vista assicurativo, finanziario, organizzativo. Un monologo che ha spiegato tanti aspetti: Praloran ha ripetutamente sottolineato che la Pro loco non porterà via nessuna visibilità alle associazioni esistenti.
Si sono poi presentate le varie associazioni che hanno illustrato al comitato promotore le proprie iniziative. È scaturito un dibattito sulle relazioni che potranno nascere tra l’associazionismo e la Pro loco.

PERCHÈ UNA PROLOCO?
La risposta a questa domanda non è stata completamente esaustiva. Il comitato, interrogato sugli obiettivi fondanti, ha pronunciato questi punti di interesse: «Aiutare il comune nella mostra mercato, migliorare i mercatini di Natale; il Carnevale una volta era un fiore all’occhiello», ma crediamo ce ne siano altri. Non sono ancora del tutto chiari i motivi che hanno spinto questo gruppo a presentarsi ai propri concittadini, forse la dialettica del presidente provinciale ha tolto dello spazio comunicativo ai veri protagonisti del comitato, ma ci sarà tempo anche per questo.

AFFILIAZIONE
Il comitato si aspetta l’adesione di persone, volontari, o associazioni disposti ad associarsi per costituire il sodalizio. Il canale per aderire, oltre che a mezzo dei promotori, è di inviare una mail a belluno@unpliveneto.it. È un’opportunità da non perdere e si vocifera che questa sia la volta buona; i “rumors” dei ben informati danno come presidente “Gef”.

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