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Presidenti e Scrutatori

protagonisti di un momento di democrazia

Presidenti e Scrutatori

protagonisti di un momento di democrazia

Siamo reduci da una tornata elettorale molto particolare, che ci ha visto coniugare la nostra voglia di votare con i timori per le situazioni “a rischio” che potevano verificarsi. Per chi, come me, era impegnato al seggio, è stato una fine settimana impegnativo, per cercare di essere efficienti rispettando tutte le regole particolari di questo periodo.

Sono parecchi anni che vengo nominata presidente di seggio. Più di uno mi chiede: «Chi te lo fa fare? Hai già il tuo lavoro». È vero, i presidenti di seggio sono persone con un lavoro, che accettano di mettersi a disposizione per questo incarico: c’è stato un po’ di turn-over negli ultimi anni, e non è stato facile trovare nuovi incaricati, che avessero i requisiti di legge e accettassero di rendersi disponibili. Qualcuno di noi lo fa per passione, perché è bello essere protagonisti di un momento di democrazia così importante, altri perché si sa che non ci sono così tante alternative, ma tutti sentono la responsabilità del ruolo. E non è male mettere a frutto l’esperienza maturata, nel senso che è normale per noi confrontarci tra presidenti per capire se abbiamo inteso giusto un passaggio o se stiamo lavorando allo stesso modo: il confronto è arricchimento reciproco, spesso la domanda di un collega diventa un problema che poteva nascere e hai risolto prima.

Un’elezione, infatti, ha tanti aspetti dietro il momento in cui l’elettore si presenta al seggio per votare. Si parte il sabato, perché tutte le schede vanno timbrate e firmate: è qui che i membri del seggio si incontrano per la prima volta, e speri sempre che si crei una bella alchimia, che renderà più facile il lavoro. Poi ci saranno lunghissime ore di attesa e gestione degli elettori. Alla fine, dopo aver dormito poco e passato molte ore in piedi o seduti al seggio, si comincia lo scrutinio, in cui si dovranno leggere tutte le schede, controllare che siano valide e che il voto sia conforme alle previsioni normative, conteggiare tutti i dati per fornire il risultato. E speri di chiudere i conti in fretta e bene, senza intoppi o problemi particolari, per andare a casa.

Negli ultimi anni diventa sempre più faticoso trovare gli scrutatori: quando ho compiuto 18 anni una delle prime cose che ho fatto è stato mettermi a disposizione, oggi non sembra così richiesto. Anche se per un giovane potrebbe essere un’esperienza importante da fare almeno una volta! Per questo consiglio ai ragazzi di contattare l’ufficio anagrafe del proprio comune, se interessati a dare la propria disponibilità.

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