La magia di una scoperta, la meraviglia, il bisogno di nutrire curiosità e il piacere di fare, disfare, sperimentare. I bambini sono grandi maestri in questo, e lo siamo stati tutti. Quotidianamente facciamo esperienze, ci misuriamo attraverso errori, cadute e tutto ciò, rende uniche le nostre giornate, i nostri istanti.
Nell’albo illustrato “PIK PIK PIK” di Lucy Cousins, edito da Nord-Sud,
Papà Picchio invita il suo piccino ad iniziare a picchiettare, il piccolo picchio inizia con entusiasmo a bucare tutto ciò che incontra, pik, pik, pik, provando e riprovando, finirà con il fare un bel pasticcio, traforando un’intera stanza ma tornerà al nido soddisfatto per aver imparato, e stanco riceverà tre baci dal papà: “KISS kiss, kiss”.
Una storia semplice in cui suoni e ripetizioni divertono i piccoli che continueranno a chiedere di rileggere. Ma perché per un bambino è così importante sentir rileggere tante volte la stessa storia?
Perché vuole capire meglio. Perché vuole memorizzare e averla a disposizione quando gli serve. Perché vuole prolungare il tempo in compagnia di mamma o papà. Perché vuole anticipare e pregustare con certezza i momenti di grande divertimento o di massima tensione. Perché vuole essere sicuro, ma proprio sicuro che la voce che legge faccia rivivere ogni volta le stesse identiche emozioni e dica ogni volta le stesse identiche parole. La rilettura è una fonte di godimento che i bambini ben conoscono. Non stanchiamoci di ri-leggere per loro.
“La tartaruga rilegge tre volte; una per sé, due per capir cos’è e la terza per raccontarla a te“
(S. Benni, in Asino chi non legge, Feltrinelli 1999)