Cosa c’è di meglio di una puntuale documentazione fotografica per far rilevare il degrado, la scarsa o quasi assente manutenzione del territorio? Si fanno comunicati-stampa su grandi e costose opere ma i cittadini (elettori) lamentano una scarsa attenzione per lavori utili.
È pur vero che il personale del Comune addetto alle manutenzioni è notevolmente diminuito, costringendo ad esternalizzare alcuni servizi, vedi la segnaletica stradale e altro. Ecco una carrellata esaustiva con breve commento.
Pozzetti e caditoie: Già da qualche anno non si provvede ad un sistematico svuotamento dei pozzetti di captazione delle acque meteoriche e il risultato è che molte sono intasate, anzi vi cresce l’erba, poi ci si lamenta di ripetuti allagamenti. Le caditoie totali sono circa 4.500 e si ricorda che un anno ne vennero pulite ben 1.500.
Griglie: Stessa sorte per le griglie trasversali in ghisa otturate che pertanto, nonostante la “buona volontà”, non raccolgono le acque; alcune, pur solide, sono imbullonate e di difficile manutenzione.
Cunette: Vi sono diversi cedimenti delle cunette in cls. Sopratutto in corrispondenza dei passi carrai, basterebbe poca spesa per sostituirle ed eliminare un pericolo per i pedoni.
Asfaltature: Il caso più eclatante è visibile in via “G.B. Pontil” che collega via Solferino a via San Martino: qui da decenni c’è un cedimento lungo 50 metri e della profondità di oltre 15 cmche interessa mezza carreggiata; la stessa via è abitata anche da anziani e sprovvista di punti luce, ne basterebbero tre. In molte altre zone del centro (vedi via “A.S. De Boni”) erosioni e buche diffuse in parte dovute a vetustà ma sopratutto ai lavori di posa di servizi mal ripristinati, eppure c’è un preciso e dettagliato regolamento sui ripristini che andrebbe applicato!
Privati: Anche alcuni casi di competenza di privati vanno bocciati, c’è da dire che se ognuno tenesse pulito davanti a casa sua l’intero paese sarebbe più bello, lo fanno in pochi… invece è diffuso dire: “mi paghe le tasse, ghe pense el Comune!”.
Marciapiedi: Il luogo più pericoloso di Villabruna non è la S.P. 12, anche se la posa di un autovelox sarebbe utile quale deterrente per le alte velocità; è invece il marciapiede d’accesso alla farmacia e all’ambulatorio medico a costituire una insidia sopratutto per gli anziani perché da anni le piastrelle sono divelte. Da fonti certe sembra che da oltre un anno il Tribunale abbia diffidato i costruttori al ripristino; sinora tutto tace ma la responsabilità civile e penale sarà garantita dalla Legge.
Asilo: Non fa gran bella figura il rudere fatiscente vicino alla materna, esempio di degrado e sede di topi, ratti, insetti; i tre gatti randagi che l’abitavano si sono trasferiti in piazza, ma almeno questa è debitamente recintata e inaccessibile
Cani: Che molte famiglie abbiano un cane è buona cosa perché fanno compagnia; molto meno invece la non raccolta delle deiezioni che imbrattano strade e marciapiedi. Eppure se una famiglia acquista un cane, magari pagandolo centinaia di euro, potrebbe avere anche pochi spiccioli per dotarsi di sacchetti per la raccolta; per i meno abbienti si ricorda che in piazza c’è un distributore che viene sempre rifornito, ed è un dovere civico raccogliere i residui, anche per rispetto del prossimo.