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Pez senza confini

Pez senza confini

La Copertina di Pez Rulez

Si chiama “Pez Rulez” il gruppo aperto creato da Piero Tirel nel 2009 su Facebook, che oggi conta oltre 600 iscritti ed assomiglia a tutto tondo ad una piazza virtuale. Chissà se quel 21 febbraio di ormai 11 anni fa, l’amministratore avrebbe mai pensato che tale gruppo avrebbe assunto un giorno un’importanza così forte.

Sembra un punto di ritrovo: qualche lamentela (indispensabile perché un gruppo Facebook sia definito tale, ma ovviamente questo è sarcasmo!), qualche ricordo dei tempi che furono, ma anche comunicazioni ufficiali dall’amministrazione e soprattutto tanta vicinanza in un momento come quello attuale.

Ciò che di eccezionale è successo a marzo è stato un momento di ritrovo “in diretta” della comunità nelle domeniche che rischiavano di essere senza messa.
Il tutto si è reso possibile grazie all’ingegno dei cesiolini Andrea Marin, che ci ha messo l’idea, e Celso Zaetta, che ci ha messo gli strumenti. Unici “attori” il parroco di Pez don Claudio ed il fedele chierichetto Pietro, insieme all’unico e vero protagonista: il momento eucaristico.

Un cosiddetto “video party” con molti utenti che ha lasciato alla comunità anche una piacevole sorpresa da oltre confine. Commenta Andrea Marin: «Non vi nascondo che per me e Celso vedere contemporaneamente collegate alla diretta Roberta Coltamai, che abita a 10 metri dalla chiesa, e Liliana Zancanaro, che abita in Australia, ha prodotto un’emozione veramente particolare! Pur nella semplicità e nell’improvvisazione dell’iniziativa, pensata e attuata in meno di 24 ore, crediamo di aver ridotto l’impatto negativo del Corona virus e contribuito ad azzerare le distanze imposte dalle norme anti-contagio e dalla geografia».

La presa diretta è stata programmata per due domeniche di seguito, ma alla terza (22 marzo) è dovuta saltare per le restrizioni ulteriori, anche se il sito della parrocchia e la pagina Facebook restano aggiornati.

Sempre Andrea, col figlio Pietro, il 18 marzo ha illuminato la facciata della chiesa parrocchiale con il tricolore. «Ho utilizzato delle copertine colorate per quaderni di scuola per alterare l’illuminazione già preposta, ma l’effetto è stato apprezzato, anche da don Claudio, al quale ho fatto un’innocua sorpresa!»

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