Terzo appuntamento, sulle colonne del Veses, con la giunta comunale di Pedavena. Due chiacchiere con l’avvocato Chiara Zaetta, assessore alla cultura, allo sport, alle politiche giovanili e alla partecipazione.
Buongiorno assessore, che obiettivi sta perseguendo con il suo assessorato?
Attraverso l’assessorato alla cultura perseguiamo, soprattutto, l’obiettivo di organizzare occasioni attraverso le quali diffondere conoscenza, rafforzare la partecipazione alla vita cittadina e stimolare la condivisione del sapere. Quello che vorremmo è creare una Pedavena culturalmente ancora più varia, vivace e accattivante, dando spazio alle diverse manifestazioni della conoscenza che si possono cogliere sia in una dimensione più strettamente locale, sia andando a ricercare artisti e stimoli, anche, esterni.
In relazione al tema delle politiche giovanili, poi, ci piacerebbe lavorare nella direzione di coinvolgere i più giovani nella vita della propria comunità, creando occasioni ad hoc per loro, che li facciano sentire sin da subito cittadini attivi e parte integrante della nostra società.
Infine, per quello che riguarda l’assessorato allo sport, ci si propone di promuove lo sport non solo in una prospettiva di valorizzazione, riorganizzazione, sistemazione ed impiego delle strutture e delle aree verdi già esistenti, ma anche di sviluppo secondo idee innovative delle aree ancora “vergini”.
Quali sono gli impegni/eventi in programma?
Con l’indispensabile collaborazione della Biblioteca e di Francesco Padovani e con l’aiuto del Comitato biblioteca, siamo in procinto di predisporre una programmazione per la prima parte dell’anno che riguarderà una serie di serate legate tra loro da un tema comune, con la presentazione di vari libri, nonché la messa in scena di spettacoli concernenti i vari temi che verranno proposti. Ci prepareremo, poi, ad organizzare “Pedavena Estate” per il 2020.
Per quanto riguarda le politiche giovanili, partirà a breve un corso di fotografia, organizzato nell’ambito del “Piano Giovani 2019”, che vede Feltre quale comune capofila, dedicato ai giovani e che si propone di trasmettere loro le basi della fotografia e la capacità di esprimere la propria creatività attraverso il metodo dello storytelling.
Quali sono gli impegni/eventi già effettuati?
Abbiamo avuto un’estate davvero intensa e attiva dal punto di vista culturale grazie all’organizzazione di “Pedavena estate” che ha visto la predisposizione di una serie di spettacoli nei luoghi più suggestivi delle varie frazioni del Paese. Un’altra serie di eventi, organizzati nell’ambito della rassegna “Lanciamo un sasso nello stagno”, ha avuto come tema la montagna, la natura, il Parco delle Dolomiti bellunesi e ha portato l’attenzione su aree sempre bellissime e significative della nostra zona, come, per esempio, il Pian D’Avena. Abbiamo avuto l’occasione di avere nostri ospiti artisti davvero di spessore e possiamo dirci veramente entusiasti della partecipazione di tutta la cittadinanza, presente sempre molto numerosa. Colgo l’occasione per ringraziare la Biblioteca nella persona di Francesco Padovani e di Nicolò Tabornia, che vi svolge il servizio civile, per l’importante ed indispensabile lavoro di organizzazione e predisposizione svolto nell’arco di tutta l’estate.
Come ci si sente ad essere assessore alla sua giovane età?
Per rispondere a questa domanda devo iniziare ringraziando il sindaco Nicola Castellaz che ha avuto fiducia in me e mi ha dato questa possibilità. Quest’occasione è per me davvero fondamentale perché mi offre la possibilità di conoscere a fondo il funzionamento della macchina comunale, aspetto che mi interessa molto, anche in relazione al lavoro che svolgo. Ma soprattutto, ciò che più mi piace del ruolo di assessore, è la sensazione di essere un ingranaggio importante della comunità, la mia Pedavena che amo moltissimo e per la quale ora posso davvero fare qualcosa di concreto. Da un altro punto, spero di riuscire, per il futuro, a sopperire all’inesperienza in questo settore con l’entusiasmo che ho e che voglio mettere per costruire qualcosa di bello. Svolgere questo ruolo mi è reso possibile dal fatto che sono costantemente affiancata e, in caso di bisogno, aiutata da chi ha più esperienza di me sia nella giunta che al di fuori di essa. Concludo dicendo che spero vivamente di essere un buon amministratore per Pedavena e che metterò tutto il mio impegno affinché ciò avvenga.