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Nasce il maxi comprensivo Rodari

Nasce il maxi comprensivo Rodari

Nasce il nuovo Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”. Oltre a Santa Giustina e San Gregorio nelle Alpi, a partire dall’anno scolastico 2021-2022, ne farà parte anche Cesiomaggiore. Dieci le scuole che saranno gestite dalla medesima sede amministrativa, che rimarrà a Santa Giustina. I sindaci, soddisfatti, auspicano ora la presenza di un dirigente scolastico a tempo pieno.

Il nuovo istituto comprensivo della Destra Piave è divenuto realtà. Con estrema soddisfazione delle amministrazioni comunali coinvolte, dal prossimo anno scolastico Cesiomaggiore, Santa Giustina e San Gregorio nelle Alpi riuniranno le rispettive scuole sotto l’egida del nuovo Istituto Comprensivo “Gianni Rodari”. La Regione del Veneto, tramite apposita ordinanza, ha dato l’ultimo via libera all’operazione. Dunque il Comprensivo, di cui per ora facevano parte solo Santa Giustina e San Gregorio nelle Alpi, coinvolgerà anche i vicini di casa di Cesio. E, nel comune retto dal sindaco Carlo Zanella, l’operazione viene come detto vista in modo positivo, pur non potendo più contare su un proprio Istituto comprensivo autonomo.

Prenderà il via quindi un polo con sede amministrativa a Santa Giustina e composto da quasi 8-900 alunni. Ne faranno parte le scuole dell’infanzia di Cergnai, Meano e Pez, le elementari di Cesiomaggiore, Meano, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina e Soranzen e le medie di Cesiomaggiore e Santa Giustina. L’operazione comporta l’uscita di scena dell’asilo di Villabruna e delle scuole elementari di Nemeggio e Villabruna. Da alcuni anni esse facevano parte del comprensivo di Cesiomaggiore, grazie ad un accordo di collaborazione steso con i vicini di casa di Feltre. A partire dall’anno scolastico 2021-2022 i tre plessi torneranno “a casa”.
L’obiettivo delle amministrazioni è far sì che il nuovo comprensivo non sia più in reggenza. Gli attuali dirigenti scolastici di Cesiomaggiore e Santa Giustina, Andrea Pozzobon e Mauro De Lazzer, hanno infatti già in capo istituti a Belluno, ossia rispettivamente il liceo “Galilei-Tiziano” e il “Catullo”. L’auspicio condiviso è quello di poter contare su una figura dedicata in via esclusiva al nuovo “Gianni Rodari”.

Non meno importante viene ritenuto il mantenere aperte anche quelle scuole periferiche dove i numeri di iscrizioni rendono ogni anno elevato il rischio di pluriclasse o addirittura chiusure definitive. Ciò sarà possibile offrendo opportunità diversificate di orari e proposte didattiche, oltre a comodità legate ai trasporti scolastici.

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