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Musica d’Autore: Valter Feltrin

una vita con la chitarra in mano

Musica d’Autore: Valter Feltrin

una vita con la chitarra in mano

Anni 60 a Pullir, piccolo paesino di campagna: un bimbo di 8 anni canta e strimpella su di uno strano strumento di legno realizzato con le sue piccole mani: una sorta di chitarra con le corde sfilate dai cordini dei freni di bicicletta e tenute tese e tirate dalle chiavi che aprivano le scatole di sardine. Nei suoi occhi una grande passione, la stessa che da allora non lo ha mai lasciato: la musica.

Oggi Valter Feltrin, classe 1957, di vere chitarre ne avute di ogni tipo tra le mani ma non ha perso quella luce negli occhi e quella passione per la musica che da sempre lo ha accompagnato, basta guardarlo mentre canta le sue canzoni e mentre parla della sua vita «La chitarra è sempre stata presente nella mia vita e mia madre, dopo aver visto il tempo che trascorrevo con quella specie di strumento a corde che mi ero costruito, mi regalò la prima vera chitarra all’età di 12 anni. Da quel momento in poi non me ne separai più e dopo poco tempo iniziai a comporre le prime canzoni e a suonare con altri coetanei durante le sagre paesane e i matrimoni: erano gli ANNI 70 e ci divertivamo moltissimo a suonare cover rock italiane e straniere del momento. Conservo ancora il manifesto ingiallito della nostra prima band, I Caponeras, in onore della casetta in legno dove ci ritrovavamo.
Così per parecchi anni finché, racconta Valter, non sentì il bisogno di approfondire a livello tecnico e didattico la conoscenza della chitarra iniziando così a frequentare corsi di chitarra classica e di teoria musicale presso la neonata scuola di musica “F. Sandi” di Feltre e approfondendo altri generi musicali in modo autonomo.

ESPERIENZE MUSICALI
Valter ricomincia ad esibirsi in pubblico nel 2000 come chitarrista dei Manga De Tanos, gruppo di tango argentino che ottiene parecchi successi e riconoscimenti. A questa importante esperienza affianca anche quella di chitarrista per il gruppo di musica popolare Cantalaora partecipando ad oltre duecento esibizioni.

LUNGO LA STRADA
Ed eccoci al 2018: Valter Feltrin torna alla “Sandi” per approfondire lo studio della chitarra elettrica che aveva appeso al chiodo negli anni 70 e qui incontra il maestro Mario Bettega che gli apre il mondo della registrazione professionale. È così che, con la sua supervisione, nasce così il primo disco “Lungo la strada”, che raccoglie alcune delle canzoni scritte da Valter nel corso degli anni.

QUEL CHE CERCAVI
Nel 2021, a tre anni dal primo disco, conosciamo la pandemia, che ha costretto anche il mondo della musica a lasciare i concerti live e a re-inventarsi attraverso il digitale e le piattaforme.

«Questo disco nasce e viene prodotto in un momento non tanto facile per tutti noi, ma soprattutto per la musica e il suo mondo, per la difficoltà di farsi sentire e per il bisogno non sempre soddisfatto di un confronto tecnico oltre che umano. Nonostante tutto, sono riuscito, merito anche dei musicisti miei compagni di viaggio, a superare questo momento che comunque è stato anche spunto per lo sviluppo di riflessioni e di idee nuove: il brano “Comunque vada” esprime questo momento». Le canzoni di questo nuovo cd prendono spunto dalle varie esperienze musicali sviluppate nell’arco della vita di Valter: dalla musica dei grandi cantautori, il rock, il tango argentino, passando per il genere folk.

«Ho composto queste musiche tenendo conto delle capacità e sensibilità di tutti i miei validissimi ed entusiasti compagni di viaggio; i testi di questi pezzi parlano della mia vita e dei miei pensieri riguardo a come vanno le cose oggi e della ricerca continua di qualcosa di non ben definito che spesso ti sfugge dalle mani e te ne accorgi solo quando ormai è troppo tardi, proprio come spiego in “Quel che cercavi”, canzone che dà anche il titolo al cd; testi che raccontano episodi di vita di ieri e di oggi: “Ballata per Nino e Piera”, che parla di una storia d’amore ambientata nelle nostre montagne al tempo della Grande Guerra, e “Tina”, dedicata a Tina Anselmi, una delle prime donne che in un mondo politico prettamente maschile ha saputo imporsi e fare grandi cose.

A proposito di come riesca a scrivere e comporre le sue canzoni, Valter conclude: «Le mie canzoni nascono sempre per istinto, per il bisogno di rielaborare ed esternare sentimenti ed emozioni o anche semplicemente per la voglia di raccontare storie e momenti particolari o scene di quotidianità che appartengono alla vita di tutti noi».

La band è composta da Andrea Palonta (chitarra elettrica e seconda voce), Daniele Bortoluz (violino), Denis Sasset (fisarmonica e tastiere), Valerio Zanin (basso), Stefano Roncen (batteria, al momento sostituito da Filippo Gris), Max Palma (percussioni); produttore è Mario Bettega.

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