Che cos’è una mappa di comunità? Uno strumento con cui gli abitanti di un determinato luogo hanno la possibilità di rappresentare il patrimonio, il paesaggio, i saperi in cui si riconoscono e che desiderano trasmettere alle nuove generazioni. La mappa rappresenta un processo culturale, introdotto in Inghilterra all’inizio degli anni Ottanta e poi ampiamente sperimentato nelle comunità volenterose di costruire i contorni del proprio patrimonio, riscoprendo la rete di rapporti e interrelazioni tra tutti i soggetti che ne fanno parte.
Venerdì 17 gennaio, presso l’asilo Ca’ Gioiosa, servizio alla prima infanzia del Comune di Sedico e gestito dall’azienda speciale Sedico Servizi, si è svolta la seconda tappa della formazione partecipata sulle Mappe di Comunità, una delle azioni specifiche del Progetto Arcipelago Bambini, ideato da un gruppo di patners costituito da scuole dell’infanzia 3-6, servizi alla prima infanzia 0-3 della provincia di Belluno, associazioni, privati del terzo settore, alcuni Comuni e Als.
Il progetto è attivo per arginare problematiche di povertà educativa nel nostro territorio attraverso la creazione di servizi educativi grazie alle Isole di Sedico, Santa Giustina, Feltre, Pedavena e Belluno, costituenti un armonico Arcipelago Bambini. Per quanto riguarda le Isole di Sedico e Santa Giustina, la prima ha attivato un servizio ludico educativo per laboratori formativi ed esperienziali sia per genitori, che bambini 0-6 anni, mentre la seconda ha avviato un servizio di continuità per i bambini delle scuole dell’infanzia di Cergnai e Meano.
A Sedico e Santa Giustina si sono uniti gli intenti e grazie ad una partecipazione attiva di genitori, associazioni locali, professionisti del sociale ed amministratori è in corso la definizione di una Mappa di Comunità, o meglio la Mappa di Comunità dei luoghi e dei servizi dedicati a genitori e bambini nella fascia d’età 0-6. Negli incontri si sono mappati insieme i servizi formali ed informali presenti sul territorio, oltre ai luoghi di incontro e socializzazione dove i bambini e le loro famiglie possono trovare sostegno. Sono state valorizzate le associazioni ed i gruppi di volontariato. Oltre a ciò, le persone presenti sono state invitate a sognare cosa ci potrebbe essere di nuovo per favorire il benessere dei bambini e dei genitori.
L’obiettivo finale è quello di creare una rappresentazione cartografica o digitale in cui la comunità educante si può identificare. I luoghi includono memorie, spesso collettive, azioni e relazioni, valori e fatti numerosi e complessi che a volte sono più vicini alla gente che non alla geografia, ai sentimenti che non all’estensione territoriale. Grazie al Progetto Arcipelago Bambini vogliamo diffondere nel territorio la cultura dell’infanzia e l’attenzione ai bisogni di grandi e piccoli. Prossimamente a Villa Patt vi sarà un incontro di condivisione delle mappe dei territori create da tutte le Isole del Progetto.