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Malghe tra novità e riscoperta

tra novità e riscoperta delle tradizioni

Malghe tra novità e riscoperta

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Giro delle Malghe - Sguardi sulla Valbelluna

Il termine “malga” indica sia il pascolo dove soggiornano i bovini durante l’estate, sia il fabbricato, di legno o muratura, adibito a ricovero del bestiame, per il deposito del latte e degli attrezzi, e l’alloggio temporaneo del personale. Le funzioni dell’alpeggio e della lavorazione dei prodotti caseari sono storiche, nelle nostre zone, ma oggi questi stessi luoghi conoscono anche un inedito utilizzo a vocazione turistica.

Lo sa bene l’amministrazione comunale di Limana che sta investendo su un progetto di rivalorizzazione di questi storici edifici nella zona di Valmorel.
Malga Montegal è l’unica nel territorio limanese a mantenere ancora la sua funzione originaria. Ci sono sia l’agriturismo, sia i locali ad uso del gestore e il laboratorio per la lavorazione del latte, oltre agli animali al pascolo. Le altre hanno invece utilizzi differenti.

Non necessita di interventi La Casermetta, che da tempo riveste la funzione di ostello della gioventù. Grazie al suo edificio completamente ristrutturato, è adatto ad ospitare piccoli gruppi in tutti i periodi dell’anno. Offre 24 posti letto in camerette con bagno oltre alla cucina; è dotata di energia elettrica, riscaldamento, e viene affittata a chi la richiede.

Vedrà un restyling, invece, malga Pianezze, che sinora è servita da supporto da un punto di vista forestale. «Vi saranno un intervento di riqualificazione energetica con migliorie al tetto e l’installazione di pannelli fotovoltaici» ci spiega il sindaco Milena De Zanet. «Si prevedono risvolti da un punto di vista turistico: anche qui vi sono 24 posti letto nel nucleo centrale e poi vi sono spazi per le cucine, che vorremmo ampliare. L’idea è di utilizzarla anche in autunno e primavera e già a partire dall’estate».

Stesso discorso per malga Canal del Gat. Ricorda il sindaco: «Quest’anno scadeva la convenzione con il Comune di Sedico, che ha visto a lungo la gestione da parte della parrocchia di Sedico. Senza nulla togliere alle attività che si sono svolte, vorremmo che essa fosse più conosciuta e utilizzata dai cittadini limanesi.
A volte essa veniva affittata anche a esterni, ma abbiamo più volte la richiesta di sfruttarla maggiormente a livello territoriale. Anche qui sono 24 posti letto, ma saranno necessarie modifiche e a brevissimo vi sarà un sopralluogo».

Dunque, nel complesso, sarebbero a regime ben 72 posti letto che, una volta ultimati i lavori, dovrebbero essere promossi e gestiti in rete. A Pian del Vescovo esiste già un campo scout all’aperto, che ha bisogno di basi d’appoggio e l’obiettivo è proprio quello di crescere puntando a un turismo di giovani collegate a scuole e ambiente.

E a livello di contributi?
«A Malga Pianezze abbiamo già usufruito di un contributo di Avepa e ora impiegheremo risorse comunali, comunque limitate, mentre valuteremo bandi per l’efficientamento energetico a Canal del Gat» chiarisce De Zanet.

Tra le idee per lo sviluppo della zona anche la risistemazione del sentiero Buzzati da Giaon al capitello di Santa Rita a Valpiana, in vista dell’anniversario dei 50 anni della morte del grande scrittore, che cadrà nel 2022, per il quale si sta lavorando in sinergia coi Comuni di Belluno e Milano. Tra 2020 e 2021 sono previsti interventi sia strutturali che di promozione.

C’è anche l’idea di creare nuovi depliant informativi, che andranno anche on-line nel sito. Buona la risposta degli esercenti, che per il sindaco va incentivata e promossa. Stalle storiche convivono con nuovi gestori di b&b. Ha le idee chiare il primo cittadino: «Dobbiamo puntare alla parte alta di Valmorel e alle infrastrutture della zona in sinergia coi privati. Alcune realtà già funzionano molto bene; vi sono ditte storiche che, oltre a una valenza da un punto di vista economico, fanno un lavoro di cura del territorio preziosissimo, ma anche cooperative esterne che danno in gestione alcune attività. C’è inoltre la volontà di creare un albergo diffuso che ci auguriamo trovi sviluppo».

Per ora, non resta che aspettare il prossimo “giro della malghe” per conoscere da vicino queste storiche e importanti realtà!

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