Nell’immaginario collettivo il lupo è associato alle paure. La paura viene dall’ignoto o è associata ad un’esperienza negativa. Il bambino vive molte paure, per motivi diversi e non sempre compresi, ed il motivo principale è che il bagaglio di esperienze non è ancora così ricco. In generale più esperienze una persona vive più si sente sicuro, perché si è aggiustato alle situazioni trovando in sé le risorse, le potenzialità. Una persona che si sente efficace di fronte anche a situazioni nuove, nutre la propria autostima e sarà quindi propensa a vivere altre esperienze. Il bambino usa il corpo e il gioco per esplorare il mondo; egli è il proprio punto di riferimento, costruisce su di sé i parametri per orientarsi.
Il bosco è il contesto ideale per offrire al bambino esperienze ricche dal punto di vista sensoriale, emotivo, cognitivo, affettivo.
Il bambino va accompagnato nell’esperienza per gradi, facendo attenzione alle singolari modalità di approccio al nuovo, senza forzare, ma supportando con discrezione. Ecco alcune attività.
Fino ai 3 anni
Cercare boschi con terreno non troppo scosceso, meglio se pianeggiante. L’obiettivo è l’equilibrio e la manipolazione di materiali. Qualche esempio? Raccogliere, strappare, mescolare terra e acqua, rotolare, camminare su un tronco, su una discesa scivolosa, un prato infangato, cadere, rialzarsi. Il bambino di questa età è nella fase del “corpo vissuto”: deve poter fare esperienza di sé attraverso i sensi quindi toccando, annusando, ascoltando, guardando e gustando. Il bosco è ricco di tutto ciò che gli serve.
Dai 4 ai 7 anni
Giocare a far finta, costruire strumenti e rifugi nel bosco. Questa è la fase del “corpo percepito”. Il bambino va guidato a mettere l’attenzione su di sé: quale mano è forte e precisa? Come è messo il corpo per fare una capriola? Per fare i nodi ho un sotto, sopra, dentro, fuori, attorno, lo vedo? Me lo ricordo? A questa età è anche importante fare esperienza con gli amici più che con l’adulto: mettersi d’accordo è un’altra grande impresa da apprendere. L’adulto vicino, supporta con la manualità, senza sostituirsi. Le idee, l’uso creativo dei materiali che si trovano nel bosco devono partire dal bambino perché servono a sviluppare processi di pensiero fondamentali per gli apprendimenti. Il tutto, fatto in compagnia, diventa divertente e spontaneo.
Il lupo può essere uno spunto da cui partire leggendo una fiaba nel bosco o per perlustrare la zona alla sua ricerca; così creiamo l’occasione per vivere esperienze semplici ma fondamentali con i nostri cuccioli.