Il Burbero benefico
Se n’è andato così, quasi all’improvviso, senza poterci scambiare un saluto, un arrivederci, ma non un addio. Perché, in quanti l’hanno conosciuto e avuto amico e collaboratore, resta vivo e presente con i suoi pregi e i suoi difetti, tanto da poterlo annoverare col titolo di una brillante commedia di Carlo Goldoni “Il Burbero benefico.” Al Circolo Elisa, sua seconda “famiglia” dopo la Campese, lo abbiamo conosciuto così: si distingueva “rognando” ma era invece socievole, sempre pronto a mettere a disposizione le sue indubbie capacità tecnico-manuali. Volontario tra i volontari, motore trainante in tutte le attività e necessità del Circolo e della Compagnia teatrale “I Saranno Famosi.” Senza dimenticare l’Oratorio e soprattutto la scuola materna, da nonno innamorato dei suoi nipoti.
Grande e vivace animatore dei soggiorni marini, dell’indimenticabile trasferta con “I Saranno famosi” in Brasile, delle gare di carte. Chi dimentica le sempre “festose” polente e la presenza attiva in tutte le altre innumerevoli attività che hanno contribuito a far sì che il Circolo Elisa continuasse ad essere punto di riferimento per moltissime persone in età della quiescenza, senza doversi rinchiudere nella personale solitudine.
Carissimo Lucio, il Circolo, a causa della pandemia della quale sei stato vittima, è ancora chiuso, ma speriamo che tutto passi presto. Una necessità che sentiamo tutti anche se, al rientro per il rito del “bicchiere della staffa” ormai tradizionale, “l’ultimo spritz”, non ci sarai. Ci mancherai molto.
San Giovanni
Il 24 giugno è giornata di tradizione e di ritrovo per la comunità di Campo. Dopo la celebrazione di San Giovanni Battista, il classico panino con la salsiccia e un buon bicchiere di vino sono usuali da molti anni, anche se i più “saggi” ricorderanno ancora quando la frazione ospitava un vero e proprio parco giochi. Ma ogni buona abitudine va tramandata e alimentata con passione ed impegno. Questo si rende possibile solamente grazie ad un vero promotore, esempio e guida per tutti. Grazie a Lucio abbiamo imparato tutti noi, giovani e meno giovani, cosa volesse dire essere tutto questo.
E chi meglio di Lucio ci ha insegnato come tagliare e preparare le salsicce, “fale bele piatte altrimenti no le gnen bone”. La sua prima preoccupazione è sempre stata quella di non far mai mancare nulla: ci ha insegnato come creare un gruppo, che negli ultimi anni ha voluto anche regalargli delle gioie al Torneo Plavis. Certo, ogni anno in finale c’era la consueta vacanza al mare, ma ha spesso portato fortuna, quindi perché cambiare? Alla fine c’era sempre qualcuno che dava aggiornamenti sul risultato, anche a notte fonda, generando delle belle arrabbiature!
Cercheremo di fare del nostro meglio e ci verrà tutto più facile perché il tuo ricordo, i tuoi brontolii, i tuoi consigli, le tue risate non svaniranno mai. E ci ritroveremo sempre in piazza a Campo, sempre assieme, davanti a qualcosa da mangiare, perché è così che ci hai insegnato.
Grazie Lucio!