Il complesso di Orsera riaprirà i battenti nella prossima stagione estiva, pronto a tornare ad essere punto di riferimento per i tanti fruitori della Val Canzoi. Le difficoltà però non mancano tant’è che l’amministrazione comunale cesiolina è costretta ad attuare tutta una serie di modifiche necessarie per poter aprire la struttura in tempo utile.
LA STORIA
L’avventura di Orsera è iniziata nel 1983 quando un gruppo di circa 250 soci ha deciso di investire un milione delle vecchie lire e fondare la cooperativa Orsera. Una cooperativa che aveva l’obiettivo primario di valorizzare e promuovere la Val Canzoi, luogo incantevole dal punto di vista ambientale e naturalistico.
Meta di tantissimi appassionati di montagna, la zona è ricca di passeggiate semplici ma anche di sentieri più impegnativi per esperti. Dopo alcuni anni di fiorente attività, la cooperativa ha iniziato ad avere alcune difficoltà economiche; per questo l’amministrazione comunale ha deciso di acquistare tutto il complesso di Orsera: la firma del passaggio risale al dicembre 2017. Una scelta sicuramente difficile ma che l’allora amministrazione ha ritenuto doverosa per non rischiare che il complesso finisse in mani di privati speculatori. La cooperativa è rimasta in vita fino all’ottobre dello scorso anno per sbrigare le pratiche burocratiche; poi, davanti al notaio, è stata sciolta ufficialmente.
Acquistata la struttura, il Comune ha iniziato a lavorare per rifare i bagni e le cucine con annessa realizzazione di una baita attrezzata, vicino al nucleo centrale di Orsera, per dare ospitalità notturna a famiglie e a piccoli gruppi o a gruppi dove siano presenti persone con disabilità. Da lì in avanti però i problemi sono stati molteplici.
LE PROBLEMATICHE
Ad illustrare le problematiche è il sindaco di Cesio, Carlo Zanella. «Durante i lavori di ristrutturazione dei bagni abbiamo riscontrato dei grossi problemi di staticità della struttura. Eravamo consapevoli che si trattava di una struttura datata, realizzata oltre cento anni fa, ma non pensavamo che fosse in queste condizioni. Questa situazione di criticità ci impedisce quindi di aprire soprattutto la parte di ristorazione, anche per la prossima stagione». I costi di adeguamento, infatti, sono molto elevati e non sostenibili per il Comune.
L’ALTERNATIVA
L’amministrazione cesiolina si è subito attivata per trovare una soluzione. «Abbiamo dato incarico ad una ditta affinché effettui la sistemazione della casetta, che un tempo era utilizzata per la produzione di formaggi, per trasformarla a uso bar» spiega Zanella, che poi illustra la rivoluzione che avverrà all’esterno: «Sposteremo i tre gazebo che ci sono, e che complessivamente coprono una superficie di circa 150 metri quadri, nella zona tra la casetta, che diventerà il nuovo bar, e l’area giochi; inoltre l’area verrà pavimentata per garantire un passaggio confortevole. Smonteremo la tettoia esistente, che oggi copre il bar esterno, perché è pericolante; con i coppi che recupereremo da qui sostituiremo quelli della falda a nord-est di Orsera, che sono ormai completamente distrutti. Sistemeremo tutta la tettoia che c’è intorno allo storico albero in modo tale che si possa avere un ulteriore spazio esterno dove sostare. Infine, sistemeremo le scalette che danno accesso all’area sottostante, dov’è sorta la casetta accessibile». I lavori dovrebbero essere conclusi entro il 1°maggio 2020 in modo tale da poter aprire per la stagione estiva.
LE COLLABORAZIONI
L’amministrazione sta inoltre lavorando con il gruppo Amici della Val Canzoi per predisporre un piano di sistemazione dei sentieri di fondovalle presenti, per creare dei circuiti, tabellati e mappati, per far sì che gli avventori abbiano la possibilità di frequentare le cime ma anche di vedere le bellezze che ci sono nella parte bassa.