Che piaccia o meno, i cambiamenti climatici sono ormai una realtà che si fa sentire a gran voce anche nei comuni del bellunese. Ma non serve a nulla disperare: cambia il mondo, cambiamo anche noi. Esiste una parola magica per riemergere da tutto questo ed è resilienza. E il Comune di Limana si sta facendo in quattro per dimostrare cosa significa essere un territorio resiliente, attraverso la responsabilità, la tutela e la cooperazione.
Un anno di studio e progettazione, un altro anno per i lavori. Sono infatti terminati gli interventi post-Vaia portati avanti dall’Amministrazione comunale per mitigare il rischio di nuovi allagamenti e tutelare gli abitati di Triches e Canè, in collaborazione con l’Unione montana Valbelluna, la società Bim gsp e lo studio IdroGeo di Vittorio Veneto. Interventi finanziati per 120 mila euro dai fondi stanziati dalla Regione e per altri 15 mila euro dal Comune per opere accessorie. Destinati invece a Baorche 100 mila euro che costituiranno il primo stralcio di un lavoro più esteso che sarà poi completato con risorse proprie dell’Ente, la cui progettazione è curata dallo Studio Api di Pedavena mentre l’esecuzione è affidata all’Unione montana Valbelluna.
«Due anni fa – ricorda il sindaco Milena De Zanet – le zone di Canè e Baorche furono particolarmente colpite dalle abnormi precipitazioni scatenate dalla tempesta. Diverse famiglie subirono allagamenti importanti nonostante il tempestivo intervento delle squadre operaie del Comune e dei volontari della Protezione civile. In questi due anni purtroppo l’episodio si è ripetuto, ancorché in forma più contenuta, in occasione di altri eventi meteo estremi».
L’intervento nella zona di Canè e Triches si è concentrato sulla regimazione delle acque meteoriche che confluiscono sulle strade comunali e da queste invadono le proprietà private. Non è poi mancato il rifacimento del manto stradale e un’importante sostituzione di oltre 200 metri della principale condotta di adduzione della rete idrica di Limana, curata dal Bim gsp. Grazie al lavoro di squadra è stato possibile coordinare gli interventi e convergere su un’unica ditta per massimizzare le economie ed eseguire al meglio i ripristini che hanno interessato 1,5 km di strada per una superficie complessiva di 9.031 metri quadrati.
L’opera nella zona di Baorche si compone invece di due distinti stralci: il tratto di strada che si sviluppa per circa 120 metri a monte dell’incrocio tra via Riva Scura e via Malves, che è già stato terminato, e quello a valle dell’incrocio fino al ponte sul torrente Baorche. Si procederà col potenziamento della rete di smaltimento delle acque meteoriche esistenti, con la realizzazione di nuovi manufatti di captazione e con i collegamenti di tali opere alla rete di smaltimento esistente.
«In due anni, con i soli fondi post-Vaia, abbiamo messo in sicurezza la frana di Cros (15 mila euro), consolidato il fondo stradale della strada silvo-pastorale Troi dei Cavai (60 mila euro) e sistemato l’area di Canè e Triches (120 mila euro). Ora sono in esecuzione gli interventi in località Baorche (100 mila euro) e sono già pronti i progetti degli interventi in località Ceresera (200 mila euro) a conferma che i lavori di mitigazione del rischio idraulico e geologico sono una delle priorità della nostra Amministrazione» conclude De Zanet.