Lo scorso 30 aprile il Gruppo consiliare di minoranza “Orizzonti in Comune” ha presentato un’interrogazione urgente con oggetto la progettazione dell’estate di bambini e ragazzi. L’interrogazione chiedeva all’amministrazione comunale di istituire in tempi celeri una straordinaria “Commissione-estate 2020” nella quale coinvolgere la minoranza, la dirigenza scolastica, i due parroci e i rappresentanti del vasto mondo associativo e del volontariato santagiustinese, allo scopo di creare un tavolo di lavoro finalizzato a pensare e progettare l’estate dei giovani in maniera concreta e realistica.
In un secondo momento si sarebbero potuti coinvolgere attivamente i genitori interessati, invitandoli a compilare un apposito modulo sì da poter effettuare un’indagine per capire le aspettative concrete delle famiglie e poter tarare nel miglior modo possibile offerte e programmi, sull’esempio di quanto realizzato dall’amministrazione di Borgo Valbelluna. Tutto ciò per non giungere impreparati alle soglie del mese di giugno.
La richiesta della minoranza non è rimasta inascoltata e il 9 maggio, presso il Centro culturale, l’amministrazione ha riunito vari rappresentati del tessuto associativo comunale. In seguito, si apprende dal sito del Comune, è stato pubblicato un “avviso relativo all’affidamento del servizio centro estivo 2020 per i bambini dai 3 ai 12 anni”, con scadenza lunedì 8 giugno.
Secondo la minoranza, tuttavia, si tratta di un’iniziativa insufficiente in quanto priva di progettualità, tardiva e distante dalle esigenze effettive dei diretti interessati.
«In altri comuni limitrofi – affermano i consiglieri – vi sono esempi virtuosi cui ispirarsi, pur tenendo conto delle dovute differenze tra gli enti locali in questione.
Certamente, occorreva attivarsi per tempo, come per esempio Sedico e Borgo Valbelluna. I due comuni limitrofi hanno cominciato a guardare all’estate già durante i mesi di emergenza, incontrandosi con le varie realtà del territorio per ripensare le proposte tradizionali (anche sotto l’aspetto formativo degli educatori e della “sanificazione”), non limitandosi a temporeggiare aspettando l’arrivo delle direttive di Stato e Regione.
In tal modo essi potranno presentare alla popolazione un progetto articolato e – cosa non meno importante – inviare all’Anci Veneto – collegamento tra enti locali ed esecutivo nazionale – un pacchetto ricco di proposte in modo tale da ottenere adeguati finanziamenti tra i 150 milioni stanziati dal governo per i centri estivi. Questo – a parere della minoranza, che si dice tuttora disposta a collaborare – è gravemente mancato fino ad ora a S. Giustina».
«Eppure – continuano i consiglieri – il territorio comunale offre svariati spazi adatti a coniugare sicurezza – per operatori e bambini – ed esigenza di socialità, dislocando i partecipanti in piccoli gruppetti, nel rispetto della normativa, e numerose aree all’aperto che ben si presterebbero a quest’estate del tutto eccezionale». Inoltre, è stata avanzata la richiesta di poter usufruire in maniera straordinaria di tendoni o containers in cui rifugiarsi in caso di pioggia o del classico solleone estivo. Una proposta che comporta ovviamente dei costi, ma che secondo la minoranza potrebbero essere affrontati dal Comune attingendo da quella cospicua parte di avanzo amministrativo libero e non vincolato.