Dal verde di Gron alle piante tropicali delle Hawaii, è un attimo. E non serve nemmeno prendere l’aereo. Chi passeggia, infatti, lungo la strada che dalla chiesetta di Santo Stefano conduce verso la zona degli impianti sportivi, attraversando un tratto del nuovo “Cammino sospirolese”, si troverà a superare un sottopasso che consente di attraversare, in sicurezza, la variante Piz-Gron. Un anonimo muro di cemento, fino a qualche tempo fa… poi l’idea.
Durante gli incontri del Grest 2021 delle parrocchie di Sospirolo, Gron e Mas-Peron, sono stati organizzati dei laboratori dedicati all’arte in genere e, la scorsa estate, sulla tecnica del graffito in particolare. Detto fatto, dopo la teoria, la pratica: i giovani si sono cimentati nel realizzare il murale, ora visibile. A fare da regista del progetto il giovane ventiduenne Federico Grilli di Bolzano Bellunese.
«Non mi piace definirmi artista», spiega Federico con modestia, «diciamo piuttosto che sono un collaboratore, felice di avere messo l’idea, poi sviluppata insieme alla comunità». Il progetto, in realtà, era decollato già qualche anno fa con laboratori sul tema dell’arte, portati a termine con successo per partecipanti e interesse. «Quest’anno però la pandemia ci ha obbligato a ripensare alle formule con delle attività all’aperto ed ecco che è nata l’idea per la realizzazione di questo murale, trasformando quello che poteva essere un dispiacere in un’opportunità», aggiunge il coordinatore dell’iniziativa.
La tematica si ispira, come base, al film d’animazione disneyano “Lilo & Stich”, ambientato nelle isole hawaiane, per poi ampliarsi ai suggerimenti e alla creatività dei singoli, prendendo forma e concretezza passo dopo passo. La tecnica è quella del graffito: si ispira dunque alla Street art, magari spesso non vista in buona luce. «In questo caso l’espressione artistica può anche contribuire ad abbattere gli stereotipi perché il far dipingere i ragazzi, lasciandoli liberi di creare, si concretizza in un esempio di educazione», chiarisce Federico.
I giovani sono stati suddivisi in quattro gruppi da dieci circa in base alle fasce d’età (erano alunni di primarie e secondarie di primo grado) per un totale di una cinquantina di artisti in erba; sono stati lasciati liberi di dipingere, dando loro dei suggerimenti iniziali e poi intervenendo per guidarli, ma «avendo potuto osservarli nell’atto creativo, ad esempio ideando le piante, ho imparato io stesso da loro», conclude Grilli. Prima dunque la fase di imbiancatura, con i rulli e le stecche, poi è iniziata la composizione con i colori, lasciando liberi anche i ragazzi nell’atto di “sovrapposizione” degli elementi, dando vita così a un effetto prospettico.
«Un merito che va riconosciuto al giovane artista è quello di aver voluto coinvolgere da subito i tanti ragazzi partecipanti in questa bella impresaspiegano soddisfatti gli organizzatori del Grest 2021. «Siamo felici che gli educatori abbiano saputo coinvolgere tante nuove leve; le belle idee sono contagiose e chissà che non vedremo crescere questo progetto». Di muri ancora intonsi ne restano molti, in effetti.
Hanno collaborato con Federico, in particolare, alcuni giovani artisti: Jacopo Casamenti, Alessandro Sacchet e il “braccio destro” Arianna Schiocchet. Ringraziamenti vanno a Veneto Strade, proprietario del manufatto, al Comune, e alla Pro loco “Monti del Sole”, che ha ospitato i ragazzi presso il centro ricreativo “Prà de la Melia”.