Pssst! Pssst! Ma tu lo sai che le Dolomiti hanno un cuore? Dico sul serio, un vero cuore scolpito nelle rocce dei Monti Pallidi. È lì da… quando è uscito dagli abissi marini che prima ricoprivano la nostra provincia.
Beh, è ovvio, come tutte le cose più preziose, non è certo in vetrina in centro città o in “Galleria Vittorio Emanuele”, ma custodito al centro delle Dolomiti. Non proprio sulle direttrici classiche del turismo ferragostano, piuttosto su un sentiero un po’ fuori mano e per coloro che, per vederlo da vicino, vogliono sudare, se non sette, almeno sei camicie e ½.
Stiamo parlando de “’l Côr”; pronunciato all’agordina, visto che lì vi risiede, precisamente in Val Garés a Taibon Agordino. Perché ne parliamo? Perché tra i tanti fotografi che l’hanno immortalato, Luca Bellus di Santa Giustina, oltre a fotografarlo da vicino, ha pubblicato un video, realizzato con il drone, che nel mese di agosto ha spopolato nei social. Tra le migliaia che l’hanno “linkato” e condiviso, uno speciale osservatore interessato ha pubblicato questo post: “Sapevate che le Dolomiti hanno un vero e proprio cuore? È El Cor, custodito tra le rocce delle Pale dei Balconi a Taibon Agordino (Belluno). È talmente perfetto che sembra sia mano di uno scultore, invece l’artista è Madre Natura. [Luca Zaia 5 Agosto 2020 #Veneto da Amare 17.812 like, 450 commenti, condivisioni 4.365, visualizzazioni 302.471].
DOVE TROVARLO
Bellissimo itinerario, riservato sicuramente ai più esperti escursionisti, poiché richiede abilità di arrampicare, sia in salita che in discesa, e capacità di interpretare correttamente l’itinerario in assenza totale di segnaletica: sono presenti ometti in vari punti indicativi. Pericolo di caduta sassi e un dislivello impegnativo (1000 mt in 6 km circa).
Si parte da Valle di Gares a Taibon Agordino, si imbocca il sentiero 756 in direzione sud-est, e lo si segue fino a raggiungere Casera Campigat. Da lì si prende un sentiero non tracciato, molto esposto e sdrucciolevole passando per un ripido e friabile canalone lungo una sessantina di metri. Si attraversa un piccolo ghiacciaio e li si inizia a salire dalla difficile salita di rocce fino a raggiungere ‘l Cor.