Un luogo per fermare la nostra fretta e aspettare l’anima; con queste parole del poeta Tonino Guerra potremmo definire oggi Villa Avogadro degli Azzoni, divenuta nel 1997 Museo etnografico provinciale.
Il roseto di Seravella
Qui sono stati portati ed esposti centinaia di reperti della nostra civiltà contadina, raccolti e conservati negli anni precedenti da Renato Dal Cin. Questi, all’inizio degli anni 2000, con l’aiuto di una collaboratrice, parte “co la forbes par zarpir” a caccia di talee di rose antiche locali che poi pianterà attorno al Museo, aggiungendole al nucleo di tre antichi rosai preesistenti attorno alla villa. Alla fine ne avrà raccolte 400, tutte da catalogare e potare! Renato, nel 2014 a 80 anni, fa l’ultima potatura e cede il testimone di curatore del roseto, raccolto poi dal Gruppo folklorico di Cesiomaggiore, dall’Istituto agrario di Vellai, dagli operai dell’Unifarco.
Nessuna pianta è stata acquistata; tutte provengono da piante di vecchie abitazioni, antichi giardini, conventi, chiese, dal greto del Piave, come quella ritrovata dopo il Vajont, quella portata da una balia proveniente da una villa di Varese, dove aveva lavorato o altre avute dagli emigranti di ritorno dal Brasile: quindi tutte rose con una storia alle spalle, che ritroviamo poi spiegata all’interno del Museo: narrazioni di balie, di lavoro, di emigrazione, la nostra storia! Nessun trattamento chimico viene effettuato su queste rose: il Museo comprende, infatti, anche un apiario e bisogna salvaguardare questi amici insetti.
Una colonnina per e-bike donata
dal Lions Club Feltre
In questi mesi, quindi, vale la pena di fare una bella escursione in bicicletta al roseto ed al Museo, immergersi in questo luogo un po’ fuori dal mondo, dallo stress, dai nostri estranianti pensieri, appunto per esaudire al consiglio di Guerra, citato all’inizio. Si potrà fare un “pieno” di bellezza aggirandosi fra colori e profumi dei roseti, curiosando fra le tradizioni locali del Museo, volgendo lo sguardo al cielo ed alla nostra bella Valle della Piave.
Intanto la nostra e-bike si ricaricherà grazie alla colonnina donata dal Lions Club Feltre, che lo scorso 27 maggio è stato ringraziato alla presenza della stampa. Erano presenti il presidente Diego Donazzolo e il suo predecessore Giampaolo Ciet, accanto al consigliere della Provincia delegato alla cultura Simone Deola, alla responsabile del Museo Cristina Busatta, al presidente del Parco Ennio Vigne e ai rappresentanti di Unifarco. La colonnina, oltre alla ricarica, permette anche la riparazione e la sistemazione della bici; il lavoro di installazione è stato eseguito dalla squadra operai del Comune di Cesiomaggiore