Questa è l’interessante storia di Laura Re, nata a Feltre e per oltre venticinque anni residente a Villabruna. Laura, dopo un triennio alle scuole magistrali, si è diplomata infermiera professionale e lavora nel reparto di rianimazione del Santa Maria del Prato, ora area Covid. Ma, in questo caso, parliamo del suo grande hobby della fotografia, perseguito
fino ad ottenere eccellenti risultati.
Le si potrebbe assegnare davvero il titolo nobiliare di “Regina delle immagini”, tanta è la sua bravura e sensibilità nel catturare scatti di rara bellezza. Artista a tutto tondo, Laura si dedica ai paesaggi da fiaba, alla natura, ai torrenti scroscianti, ai boschi pervasi di raggi solari, mettendo in risalto montagne illuminate dal chiaro di luna ma soprattutto dalle notti stellate. Il tutto suscita emozioni e una notevole quantità di meritati complimenti: gustare la visione delle sue opere mette serenità e rafforza l’amore per le nostre mitiche e uniche montagne.
Lo scorso dicembre, Laura ha vinto il premio internazionale “ The Universe of colour” e recentemente un secondo posto al concorso “American Graffiti” dell’associazione Foto Unity. Particolarmente sensibile, ha scelto di vivre a Servo di Sovramonte perché cercava un posto tranquillo immerso nella natura. Ha trovato, infatti, in quello che viene denominato “L’altopiano da vivere” il luogo ideale, dove abita oramai da vent’anni in località Col Bel con i suoi sette cani di razze varie, tutti adottati; se servisse una dimostrazione della sua sensibilità e amore per la natura, questo ne è tangibile conferma.
Ma il legame con Villabruna è tangibile: Laura ricorda con particolare affetto e gratitudine la super nonna, la maestra Bianchi, com’è chiamata, stimata e conosciuta da tutti: 94 anni davvero ben portati, tanto che si dedica ancora alle parole crociate, legge molto e non manca alle sante messe. Per oltre 40 anni è stata insegnante in paese e in realtà si chiama Ada Sonato, è nativa di Verona e sposa di Tullio Ostiglio Bianchi. La mamma di Laura è appunto Cinzia Bianchi e lo zio quel noto, grande esperto di meridiane e affresco che è Giovanni Sogne.
Laura è molto riservata e modesta, ma la sua bravura ed impegno artistico sono eccezionali tanto da meritare stima ed ammirazione da tutti con migliaia di follower e complimenti sui social.
Lo scorso mese di agosto ha esposto una bella rassegna del paesaggio sovramontino dal titolo “ Paesi abbandonati” di grande effetto, ancora visibile al bar Campo Gioco nella piana di Sorriva, con spese di stampa a cura di Maurizio Manfroi. Sarebbe una bella iniziativa l’affido, da parte di Comune, Pro loco e associazioni, della realizzazione di un calendario, oramai per il prossimo anno, con le sue spettacolari immagini, magari relative a tutte le cinque frazioni e anche alle varie borgate; un calendario “identico” per tutti i paesi, a perenne ricordo di questi caratteristici luoghi, sarebbe anche un segno di comunità e coesione per l’intero altopiano.