Alessia Solagna, 21 anni, è ospite del Centro diurno pedavenese “La Birola” della Cooperativa Portaperta. È autrice di “… voglia di vivere”, un romanzo sulle emozioni, i desideri, la sessualità di una persona con disabilità. Ha scritto delle sconfitte, dei pianti e di tutte le volte in cui è caduta e si è rialzata. Ecco una sua riflessione.
Mi chiamo Alessia ho 23 anni ed un sogno che per fortuna si è realizzato, quello di scrivere. Scrivere per me è sempre stata un’esigenza, essendo diversamente abile; in questo modo riesco a sfogare emozioni, sentimenti e bisogni, è anche un modo per ampliare il mio mondo. Ho sempre desiderato scrivere un libro che potesse parlare non solo di me ma di tutti in generale con un linguaggio semplice e comprensibile, quello delle emozioni.
Quest’occasione l’ho avuta nel 2017 grazie al centro diurno la Birola, sono loro che mi hanno dato quest’opportunità aiutandomi e supportandomi. Il titolo del libro è “… voglia di vivere” proprio per sottolineare il fatto che in certi momenti posso essermi scoraggiata (come capita a tutti), ma non ho mai perso la voglia di vivere. Non ho mai smesso di volere e di cercare la normalità, ma a volte è proprio quella che manca.
Il libro parla di me, è una storia che è realmente accaduta, condito di tanta fantasia ed immaginazione, che di certo non mancano. Non ho avuto paura a parlare di argomenti delicati quali sessualità e sentimenti profondi, ma sono cose che in qualche modo bisogna affrontare. Credo di averlo fatto con la delicatezza e allo stesso tempo la forza con cui una storia del genere andava raccontata. Questa è solo la prima parte e spero di poter iniziare presto la seconda!