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La montagna dei ciclisti

la salita del Monte Avena entrata nella storia

La montagna dei ciclisti

la salita del Monte Avena entrata nella storia

Il grande successo della tappa del Giro d’Italia a Feltre nel 2019 ha fatto riscoprire il potenziale turistico – sportivo del Monte Avena. In realtà non molti bellunesi si rendono conto che il Monte Avena, sebbene non sia una salita dolomitica, è molto amata da chi è appassionato della bicicletta e ha pieno diritto di essere definita la “montagna dei ciclisti”. Questo per almeno tre motivi.

In cima a Passo Croce d’Aune dal 1995 c’è un monumento che ci ricorda che proprio lì il vicentino Tullio Campagnolo ebbe l’idea rivoluzionaria che ha cambiato il ciclismo moderno. Moltissimi ciclisti scalano la montagna feltrina anche solo per arrivare in cima al Passo e scattare una foto-ricordo davanti a quest’opera che ricorda l’inventore dello sgancio rapido e del moderno cambio. E proprio il giorno dell’inaugurazione coincide con la nascita della granfondo di Feltre (che nei primi due anni arrivava in cima), una delle prime in Italia. La salita Ponte Oltra-Passo Croce d’Aune rappresenta l’ultima fatica dei ciclisti che partecipano alla Sportful Dolomiti Race. In 26 anni si calcola che la manifestazione abbia fatto transitare lì davanti circa 100 mila ciclisti provenienti da tutto il mondo. Per festeggiare i 25 anni di vita della manifestazione, il Giro d’Italia ha deciso di omaggiare il lavoro del Pedale Feltrino (società organizzatrice) riproponendo lo stesso tracciato della granfondo ai professionisti. Ed è proprio su questa salita che il 21 giugno scorso il comitato organizzatore ha voluto pedalare raggiungendo il monumento simbolo dell’evento, nell’unico anno in cui è stato annullato nella storia, causa Covid. Nemmeno la neve lo aveva mai fermato. Quella del 2019 non fu la prima volta del Giro sul Monte Avena. L’organizzazione ha scelto per ben quattro volte questa montagna per far transitare la corsa più importante d’Italia, anche se quella del 1° giugno 2019 è già passata alla storia come quella più vista e con maggior pubblico. In effetti è impossibile dimenticare le ali di folla di tifosi a fare da cornice ai ciclisti a bordo strada. Il Giro vi transitò la prima volta nel 1964 (tappa Lavarone-Pedavena), poi nel 2000 (tappa Bibione-Feltre) e nel 2009 (tappa Padova-San Martino di Castrozza). Il Monte Avena fa quindi parte delle salite bellunesi che hanno contribuito a fare la storia del ciclismo. E gli appassionati lo sanno.

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