Il 2020 era iniziato nel migliore dei modi per il Centro Studi Montagna Sospirolese, associazione che ormai da anni si è fatta conoscere per l’attività di manutenzione dei sentieri e di valorizzazione del territorio. L’anno si era aperto con un’escursione al chiaro di luna a Malga Garda e un’escursione lungo l’anello blu, iniziative che hanno riscosso successo e grande partecipazione.
A inizio febbraio il territorio sospirolese è stato colpito da un vento anomalo che per certi aspetti ha riportato alla mente la tempesta Vaia. Alcune abitazioni hanno subito danni ai tetti e i sentieri sono divenuti in pochi giorni intransitabili a causa degli alberi caduti. Diverse zone, in particolare quella tra l’acquedotto dell’Aldega e le Carpenade, erano irriconoscibili. Tuttavia il Centro Studi si è subito attivato con squadre di volontari che hanno ripristinato la sentieristica nel giro di poche settimane, riuscendo a terminare il lavoro poco prima che scattassero le misure restrittive per il Coronavirus. Anche la nostra associazione ha dovuto, infatti, fare i conti con delle limitazioni che hanno modificato la programmazione originale.
Oltre ai vari lavori di manutenzione è stata annullata la Festa della Montagna alla Mandra. L’evento si è tenuto per la prima volta l’anno scorso, con lo scopo di dare visibilità alla montagna sospirolese e di ricordare le personalità che l’hanno vissuta. Con tutta probabilità la festa verrà rinviata alla prossima primavera.
Sono state cancellate anche le escursioni lungo gli anelli curati dal Csms. A inizio anno si era deciso di effettuare un’escursione al mese, in modo da far conoscere, percorrendoli, tutti i sentieri su cui si svolge il lavoro del gruppo. L’iniziativa verrà riproposta il prossimo anno.
Anche per quanto riguarda le attività con i giovani si sono verificate brusche modifiche. La sensibilizzazione alla sicurezza in montagna nelle scuole è stata ovviamente interrotta e non si hanno ancora notizie sul progetto di volontariato estivo del comune di Sospirolo, che vede coinvolti alcuni ragazzi nei lavori del gruppo.
Nonostante le restrizioni, il sodalizio non ha però smesso di pianificare per il futuro. Le riunioni del consiglio direttivo si sono regolarmente svolte per via telematica e appena possibile si tornerà sul campo. A breve si ricomincerà con le manutenzioni, rispettando le regole di distanziamento e in squadre al massimo di due persone. Mai come in questo momento, in cui la montagna sembra essere un luogo sicuro per passare il proprio tempo libero all’aperto, si rende indispensabile il lavoro dell’associazione.