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La convivenza con il lupo

Volevo solo curare un pezzo di mondo

La convivenza con il lupo

Volevo solo curare un pezzo di mondo

Adoro la tranquillità, così ho deciso di acquistare una casa in mezzo a un bosco. Volevo solo stare tranquillo, avere il mio angolo di pace e silenzio. Però il bosco se non curato si tramuta in selva intricata, fagocitando pian piano anche i prati, e il sentimento purtroppo muta. Avevo deciso tenere due pecore, animali mansueti e simpatici. Ho recintato la proprietà e le ho lasciate libere di scorrazzare, tanto pericoli non ce n’erano.

Dopo due anni e mezzo di lieta compagnia, giunge la notizia di pecore sbranate in Val Tibolla. Lupi? Cani randagi? La notizia mi preoccupa un po’, ma il luogo della mattanza è lontano da casa mia e molto più isolato. Una mattina il mio cane è particolarmente inquieto: a una ventina di metri da casa giacciono esanimi le mie due pecore, col ventre squarciato dal lupo, al quale i miei due cani, di stazza media, non hanno osato opporsi. Da allora mi tocca rinchiudere i cani, che se stanno da soli, e non ho più preso pecore.

Cosa penso adesso della presenza
del lupo in Valbelluna?
Dal punto di vista biologico la presenza del lupo, regolatore ambientale, è indiscutibilmente positiva. Dal punto di vista antropico sorgono alcune criticità, non tanto per paventati ma improbabili attacchi all’uomo, quanto per il lavoro degli allevatori.

La presenza del lupo nella nostra vallata in fondo è ciò che ci meritiamo. Lontano da retoriche nostalgiche di un passato contadino, senza inneggiare a un ritorno alla terra, colgo solo un dato di fatto: i boschi sono aumentati e sono diventati selve, habitat ideale per questo mammifero, col rischio che disincentivi gli allevatori a continuare il loro già duro lavoro con un ulteriore progressivo abbandono e inselvatichimento del territorio.

Ci sono aziende che si sono attrezzate per tempo, come un caseificio che possiede un centinaio di ovini a cui la Regione Veneto ha fornito recinti elettrici. C’è inoltre chi afferma che il lupo potrebbe essere una risorsa come attrazione turistica, possibile in un parco a tema che però, senza finanziamenti, rimane nel regno delle idee e ci lascia la realtà con la quale fare i conti.
Del risarcimento promessomi non ho visto un soldo: mi avrebbe fatto piacere sentire la vicinanza delle istituzioni.

Io volevo solo stare tranquillo e curare un pezzo di mondo. Adesso mi è più difficile e meno sereno. Non mollo, ma ora comprendo ancor più chi lo fa.

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