800 038 499

Numero Verde gratuito

Email

info@ilveses.com

In giro con il giro…

I reportage di Fabio Dal Pan

In giro con il giro…

I reportage di Fabio Dal Pan
Fabio Dal Pan - In giro con il Giro d'Italia

Un po’ di tempo fa, su queste pagine, è uscita un’intervista di Fabio Dal Pan a Davide Dal Farra, che all’epoca viveva e lavorava in un famoso ristorante di Dubai. Oggi si scambiano i ruoli, e Davide (D) intervista Fabio (F), originario di Santa Giustina, che è appena tornato dopo un mese di viaggio a seguito del Giro d’Italia.

Di cosa ti occupavi?
Mi occupavo di scrivere sul sito del Giro d’Italia. Scrivevo la cronaca delle tappe in diretta, minuto per minuto, e poi un articolo al mattino e uno alla sera. In pratica ero il redattore italiano del Giro. Poi c’erano anche quello inglese, francese e spagnolo

E come hai fatto a lavorare per questa prestigiosa manifestazione?
Per caso. Un mio conoscente conosceva il direttore della comunicazione del Giro, il quale gli ha chiesto se conosceva qualcuno che potesse fare quel lavoro, e il mio conoscente gli ha detto che conosceva me. Ed eccoci qua.

Raccontami di una tua giornata tipo?
Subito dopo colazione andavamo al Quartier Tappa, il centro nevralgico che veniva allestito in ogni città di arrivo. Arrivati al QT, andavamo in sala stampa e iniziavo la cronaca del Giro, che cominciava un’oretta prima della partenza e finiva un’ora dopo l’arrivo. Poi montavamo in macchina e partivamo verso l’arrivo del giorno dopo. Quando andava bene erano due ore di strada, quando andava male quattro-cinque. Durante il viaggio scrivevo l’articolo sulla tappa appena conclusa, cercando di inviarlo non troppo tardi. E così via, per ventun tappe. Ho parlato al plurale perché eravamo in tre in macchina: io, il ragazzo che si occupava dei social, e un altro che montava i video.

Cosa ti sei portato a casa da questa esperienza? Oltre a qualche borraccia!
Niente borracce purtroppo. La cosa ironica di tutta la faccenda era che stavo sempre chiuso dentro la sala stampa a raccontare la gara che succedeva fuori, magari passando a cinquanta metri da dov’ero io, ma io per scriverne dovevo stare davanti alla tv senza vederla mai dal vivo. Ho chiesto a Stefano Diciatteo, il leggendario quanto temuto capo ufficio stampa di Rcs (il gruppo che organizza la corsa Rosa. n.d.r.) che gadget/oggetto potessi portarmi a casa come ricordo. Lui lì per lì non mi ha detto niente. Poi il giorno dopo l’arrivo di Milano, mi disse che la cosa che potevo portarmi a casa, specialmente in quest’anno strano e complicato, era il Giro e tutto quello che avevamo visto, vissuto e condiviso assieme. E mi è sembrata una bella risposta.

Se volessimo rileggere i tuoi pezzi giornalistici, dove potremmo vederli?
Su giroditalia.it, nella sezione “News”. Gli articoli con i titoli strani sono i miei.

Galleria Immagini

Acegli l’area tematica che più ti interessa oppure clicca sulla casa per ritornare alla Pagina Principale del sito.