Dicembre è sempre periodo di bilanci. Anche il mondo del Terzo settore tira le somme di un anno così difficile, specialmente nella Giornata Internazionale del Volontariato, celebrata il giorno 5 dicembre. L’indicatore, che misura quanto sia stato importante il volontariato nella società nel 2020, è ai massimi di sempre; quello della riconoscenza da parte delle istituzioni pubbliche non fa rilevare alcun sussulto importante se non in casi singoli, ma non nella sostanza.
La sensazione, che spesso si prova osservando come le autorità pubbliche si relazionano con il Terzo settore, è che l’attività compiuta da un volontario sia comunque considerata sempre meno meritevole di quella svolta da un uomo delle istituzioni forse perché eseguita gratuitamente, quindi di valore inferiore. Oppure al contrario, quando si decanta l’importanza del volontariato perché insostituibile nell’economia della nostra società, ma destinatario di riconoscimenti non sempre adeguati.
Questo concetto lo ha ben espresso Ferruccio De Bortoli sulle pagine del “Corriere della Sera” quando sostiene che “A parole sono tutti d’accordo. Il capitale sociale italiano è la polizza assicurativa del Paese e il volontariato la spina dorsale della cittadinanza. Il Bene ha però due nemici: il conformismo e l’ipocrisia. E, dunque, troppi falsi alleati”. E la domanda alle istituzioni, Governo e Amministrazioni locali è conseguente:“Il futuro del Terzo settore è tra le vostre priorità o lo state solo prendendo in giro con false promesse e pacche sulle spalle?”.
Qualsiasi cittadino italiano è consapevole che, durante tutto questo lungo periodo pandemico, l’aiuto del Terzo settore è fondamentale per “sostenere la baracca”, unico capace nell’intervenire in profondità nei bisogni della gente o nel sollevare le sofferenze umane con professionalità e immensa umana carità. Ed in termini economici quanto vale? Non si sa, ma, se si potessero contare le ore di volontariato e in qualche modo retribuite, il costo economico sarebbe ancora più disastroso.
Il volontariato si autofinanzia, organizza eventi, propone iniziative di ogni genere per raccogliere fondi che la generosità degli italiani fa arrivare nelle casse dei sodalizi. Il Terzo settore è anche credibile e gode della fiducia della gente e delle imprese. Solo ad esempio, un’associazione locale è riuscita a raccogliere oltre 100 mila euro in meno di due mesi per acquistare uno strumento donato all’Ulss 1 e utile nell’emergenza Covid-19.
Le associazioni chiedono maggiore considerazione, non solo di spazi adeguati dove poter meglio esercitare le varie attività, ma anche di progetti costruttivi indirizzati al sostegno durevole per favorire ricambi e sempre nuove energie, che aiutino a rigenerare la vitalità. Perché i bisogni crescono e le necessità mutano velocemente.