Una grande e apprezzata scultura lignea fa bella figura a Croce d’Aune. nei pressi della partenza del percorso educativo-ambientale dedicato a Giambattista Dalla Corte. Si tratta dell’opera dell’artista Egidio Moretton, noto per le sue innumerevoli opere d’arte in legno intagliato che negli anni lo hanno reso famoso anche fuori dal suo paese di Sovramonte. Bisogna ricordare che per primi, a renderlo apprezzato artista, furono i bastoni da montagna intarsiati, dove le radici che li coronano sono, ognuna per la loro forma, fonte di fantasia ed ispirazione artistica per Egidio; poi tanti utensili in legno di uso comune come mestoli e taglieri che, passando attraverso le sue abili mani, diventano piccole/grandi opere d’arte. In seguito, la tempesta Vaia, che ha lasciato sul terreno i ceppi di centinaia di alberi schiantati, è stata anch’essa fonte di ispirazione per lui. Proprio da alcuni di questi ceppi Egidio ha ricavato delle opere d’arte; alcune si possono ammirare a Faller, altre sono in luoghi anche molto lontani dal suo paese natale, dove sono apprezzate per il loro alto valore simbolico ed evocativo. In particolare la scultura che Egidio Moretton ha donato alla Pro loco di Sovramonte, proprio per dare lustri al percorso naturalistico dedicato a Dalla Corte, simboleggia la curiosità di scoprire e conoscere.
Ma leggiamo come l’artista esprime con le sue parole il significato dell’opera “Il seme della curiosità”: «Nella parte superiore della scultura ho intagliato un uccello che sta estraendo un seme da una grande pigna di abete. È un uccello migratore che andrà a depositare il seme chissà dove in giro per il mondo. La pigna vuole rappresentare il sapere umano e ogni seme potrebbe essere paragonato ad un argomento dello stesso sapere. Credo che non si possa sapere tutto ma possiamo sapere un po’ di tutto… La pigna è adagiata sopra ad un albero, che vorrei paragonare al nostro cervello, in quanto rimane attivo (foglie) finché c’è la voglia di scoprire e conoscere, altrimenti si inaridisce. Lo scoiattolo (simbolo della curiosità) è l’anello di congiunzione tra il sapere (pigna) e il cervello (albero). I caprioli raffigurano la bellezza della natura; il maschio si spinge in avanti (scoprire) e con una zampa sembra spronare il piccolo cucciolo ad alzarsi e muoversi per andare a conoscere il mondo, per fare esperienza. Dall’altra parte, il fratello maggiore, che cammina sulle rocce, lo sta incitando allo stesso modo. Su un ramo dell’albero si vede un cuore: è il “sentimento” che pervade la scultura stessa» rivela Moretton.
«Un sincero grazie da parte di tutti noi della Pro Loco Sovramonte e da tutti i visitatori del percorso perché siamo certi che quest’opera oltre che essere ammirata per la sua bellezza sarà fonte di riflessione in particolare per le giovani generazioni», commenta il sodalizio di volontariato. Il percorso, inaugurato ormai due anni fa, grazie alle Pro loco di Sovramonte e Pedavena, sostenute dai rispettivi Comuni e dal Parco, parte dal parcheggio di Croce d’Aune.