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Il segreto di Mario

è l'italiano più anzianLoris Paolettio con Sindrome di Down

Il segreto di Mario

è l'italiano più anzianLoris Paolettio con Sindrome di Down

Mario Brandalise è nato 72 anni fa in Val Canzoi, piccola frazione del Comune di Cesiomaggiore, ultimo di sei fratelli. Già al primo vagito si capisce che è un bambino speciale, un bimbo con la Sindrome di Down. In quegli anni, si parla di fine degli anni 40 e di inizio anni cinquanta, essere un bambino con disabilità creava molti problemi, in primo luogo alle stesse famiglie, che spesso non accettavano una realtà cosi diversa dalle loro aspettative.

La fortuna di Mario
I genitori di Mario invece, con la loro semplicità e il loro amore verso questa nuova creatura, si opposero alla prospettiva di un eventuale ricovero in un istituto; anche se era consolidata l’idea che un bimbo cosi poteva andare solo in una struttura dedicata, poiché la società stessa aveva un atteggiamento ostile nei confronti di tutto quello che era diverso dalla “normalità”. Mario è cresciuto, protetto dal proprio nucleo famigliare; i primi insegnamenti gli sono stati dati dagli stessi genitori, persone semplici ed umili che conducevano una vita contadina, con pochissima scolarizzazione come gran parte delle persone di allora.

Le figure più importanti della sua vita sono state in particolar modo la madre, il fratello Chicco e la sorella Rina. Lui ha vissuto esclusivamente nella casa natale, ad eccezione di piccoli periodi trascorsi nella casa della nipote Fabiola dopo la scomparsa della sorella. Purtroppo non ha frequentato la scuola, in quanto i bambini come lui venivano considerati non in grado di comprendere e con un quoziente intellettivo molto basso, cosa non vera, per cui venivano isolati dalla società.

Questione di pensiero
Oggi vediamo invece che questi ragazzi, se seguiti, raggiungono dei grandi traguardi sia nel mondo della scuola che nel mondo del lavoro, diventando autonomi in tutti i sensi. Spesso purtroppo siamo noi ad essere affetti da Sindrome di Down, nella misura in cui chiudiamo queste persone all’interno di stereotipi negando loro una vita normale.

Le passioni di Mario
Mario ha due grandi passioni: la prima è l’amore per gli animali e per seconda viene la scrittura. Sì, la scrittura. Sembra molto strano che una persona analfabeta abbia la passione di far scorrere una penna su dei fogli bianchi ed in particolar modo nelle agende. Chiaro che i suoi scritti sono indecifrabili, ma sicuramente lui ha sempre trascritto i suoi pensieri, le sue emozioni, i suoi sentimenti, la sua voglia di vivere e i suoi segreti. Era un modo di dire alle persone che lui c’era, che anche lui poteva fare quello che normalmente gli altri fanno; oppure, era forse un modo per restare ancora bambino in quella sua eterna spensieratezza, libero di volare verso quel mondo dove non esistono le diversità, dove il sorriso e l’abbraccio rendono gli uomini meno egoisti e più solidali? Questo è il suo segreto e nessuno saprà mai dare una risposta a tale quesito.

Un record speciale
Mario è la persona con Sindrome di Down più longeva d’Italia; i dati europei dimostrano che in Europa l’età massima di vita raggiunta è di 62 anni, l’80 per cento raggiunge solo 55 anni, mentre un 10 per cento arriva a 70. Credo che oggi sia arrivato il momento che tutta la comunità si stringa attorno a lui, per quel tempo che gli rimarrà di stare ancora con noi e, se a volte siamo stati poco attenti nei suoi confronti, poco umani, dovremmo chiedergli scusa, perché solamente attraverso una profonda riflessione e con molta umiltà possiamo abbattere tutte le barriere mentali nei confronti della disabilità.

Un ringraziamento particolare va alla nipote Fabiola perché è grazie ai suoi racconti che abbiamo potuto conoscere il suo zio “speciale”.

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