Circondato in primavera da un’esplosione di colore e profumi provenienti dagli antichi roseti, possiamo trovare a Cesiomaggiore il museo etnografico Dolomiti (meglio conosciuto come “di Seravella”), un vero e proprio portale, fisico e virtuale, nelle tradizioni e cultura bellunesi.
Questa magia non avrebbe mai potuto sbocciare senza la presenza della fondatrice Daniela Perco che, con la sua passione per le tradizioni, ha fatto sì che molti oggetti, mestieri e fiabe non venissero dimenticati. A Seravella sono infatti conservati molti oggetti particolari i cui usi ad oggi sono quasi dimenticati e che nelle pagine di questo numero verranno riportati alla luce.
Non sono solo gli oggetti però a essere stati dimenticati, ma anche alcuni mestieri. Oggi non si sente più parlare di balie da latte… per questo “il Veses” le presenta sotto le loro due caratteristiche principali: migranti e madri, caratteristiche non così distanti da quelle delle badanti dei giorni nostri.
Il profumo del passato possa accompagnarvi nella lettura come quello delle rose in una passeggiata a Seravella. Buona estate!