Uomo e lupo hanno delle somiglianze, come la famiglia-branco formata da una coppia, con i figli ed altri parenti, regolati secondo una gerarchia e attraverso legami affettivi.
Il lupo è stato addomesticato circa 15-20.000 anni fa diventando il familiare cane, il “miglior amico dell’uomo”. Lupo e cane sono quindi della stessa specie e si possono riprodurre tra loro.
Il lupo in provincia di Belluno
Le testimonianze sul lupo vanno dal 1312 (Cesana) ai primi decenni del ‘800 ed oltre (l’ultimo esemplare venne ucciso il 24 maggio 1929 in Comelico).
Nei primi anni 2000 ricomparve e nel 2012 venne ripreso da una fototrappola, ma già alcuni mesi prima un esemplare, dotato di radiocollare in Slovenia, era transitato per la nostra provincia dando origine poi nel 2013 in Lessinia al primo branco delle Alpi Orientali. Nei primi anni 2000 ricomparve e nel 2012 venne ripreso da una fototrappola, ma già alcuni mesi prima un esemplare (Slavc) dotato di radiocollare in Slovenia, era transitato per la nostra provincia dando origine poi nel 2013 in Lessinia al primo branco delle Alpi Orientali.
Da questo si sono originate nel 2017 le prime tre coppie riproduttive: sul monte Grappa, su Col Visentin e ad Arabba. Nel 2019 erano già sette i branchi noti in provincia, ed è prevedibile che l’espansione continui.
L’importanza per
l’equilibrio ambientale
Il lupo riveste un importante ruolo nell’equilibrio degli ecosistemi naturali trovandosi al vertice delle catene alimentari.
Solo la coppia “alfa” si riproduce, una volta all’anno in primavera, con cucciolate di 3-6 piccoli.
Alla fine dell’inverno, la maggior parte dei giovani si stacca dal branco e parte alla ricerca di un partner e di un territorio, che va da un centinaio ad un migliaio di Km2.
È questo il periodo più delicato, tanto che molti muoiono a causa di incidenti o bracconaggio, ma anche per malattia, fame o lotte.
L’alimentazione del lupo varia dagli insetti ai roditori, ai grandi mammiferi: ungulati (caprioli, cervi, cinghiali) e, se non difesi, anche animali domestici (capre, pecore, giovani bovini ed equini). Il lupo si nutre anche di carcasse di animali e pure di vegetali, in particolare di frutta, e caccia soprattutto animali malati, vecchi, feriti o poco veloci operando cosi un’utile selezione.
Il lupo problema o risorsa?
Il lupo è attualmente protetto dalla legge ma la presenza di circa 2000 lupi in Italia lascia intravedere un possibile futuro intervento per controllarne il numero.
Per gli allevatori la difesa del bestiame diventa ora necessaria. Sembrano efficaci le recinzioni elettrificate e i dissuasori acustici e luminosi, il ricovero notturno in spazi protetti o stalle, la presenza di un pastore, i cani da guardiania.
Costi e fatiche di chi alleva animali devono essere prese in considerazione dagli enti preposti per trovare soluzioni e riparare danni subiti.
Proteggendo gli animali domestici, il lupo dovrà sempre più rivolgere le sue predazioni verso i selvatici, divenendo quindi un alleato degli agricoltori che subiscono danni alle colture da cervi e cinghiali.
Riusciremo a convivere con il lupo adesso che è tornato? È una sfida su cui riflettere in maniera obiettiva, per ristabilire un nuovo equilibrio tra l’uomo e la natura, secondo principi di rispetto e convenienza.