Dieci anni fa allo Zecchino d’Oro vinse una canzone allegra, simpatica, che fu molto amata da tantissimi bambini: “Il Contadino”, scritta e musicata dal trevigiano Lodovico Saccol. Per festeggiare questo compleanno così speciale, il coro Arcobaleno di Limana ha voluto rimetterla in repertorio realizzandone anche un bellissimo video.
A settembre, ospiti dell’azienda agricola limanese “La Schirata”, i bambini del coro hanno toccato con mano e visto da vicino asini, caprette, cavalli, galline, pecore, cani e gatti, osservando e riflettendo sull’importanza della figura del contadino per tutta comunità e il territorio. Ecco che ne è uscita un’esperienza didattica e formativa, per scoprire divertendosi insieme un lavoro davvero straordinario. Coltivare, nutrire, preservare è davvero un bel messaggio che i bimbi vogliono lanciare attraverso questo video che potete vedere sequendo il QR code su questa pagina. Se volete impararla con noi… ecco il testo qui di fianco.
Il Contadino
C’è un lavoro straordinario, oggi non è più di moda,
Non ha sosta, non ha orario, io conosco chi lo fa.
Legge il cielo della sera, sente l’aria del mattino,
Con cappello e canottiera, il mio nonno è contadino !
Con le piante sa parlare, dalle rondini capire
Se l’inverno è cominciato,
Se l’estate tarderà.
Si confronta con la luna per la semina ed il vino
E non si tratta di fortuna, è un sapiente il contadino.
Non ti cura come fa il dottore,
Non insegna, non è professore
Non fa conti sulla scrivania,
Non è un gioco la sua fattoria.
Non controlla come l’ispettore,
Non dirige non è direttore,
Ma sorride con calore
Io da grande vorrei fare come lui!
Ha la frutta di stagione, la verdura quella vera,
Quanto è buono il minestrone
Pure io lo mangerò!
Chiama tutto il vicinato quando nasce un vitellino,
Per un dono del creato quanta festa dal contadino.
Ogni pioggia un’occasione, ogni gemma un’emozione,
Ogni piccolo germoglio con affetto curerà.
Che fatica per avere cibo sano e genuino,
Se lo chiami agricoltore lui ti dice:
“Eeeeh? Contadino!”
Non ti cura come fa il dottore,
Non insegna, non è professore,
Non fa conti sulla scrivania,
Non è un gioco la sua fattoria.
Non controlla come l’ispettore,
Non dirige non è direttore,
Ma sorride con calore
Io da grande vorrei fare come lui!
Mi dice sempre: “Devi studiare
Se vuoi capire, se vuoi migliorare”
E questo mestiere più bello sarà
Per chi la terra rispettare sempre saprà.
Non ti cura come fa il dottore,
Non insegna non è professore,
Non fa conti sulla scrivania,
Non è un gioco la sua fattoria.
Non controlla come l’ispettore,
Non dirige, non è direttore,
Ma sorride con calore
Io da grande vorrei fare come lui!
Come lui! Come lui!