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I laghetti della Rimonta

una nuova guida per scoprirli

I laghetti della Rimonta

una nuova guida per scoprirli

Dei laghetti della Rimonta si è già scritto in passato nelle pagine de “Il Veses”. Sicuramente molti lettori hanno già avuto modo di frequentare questo luogo di interesse naturalistico, capace di risvegliare la curiosità anche di chi è meno avezzo alle passeggiate nella natura, sia per la facilità del percorso che per il fascino esercitato dalle numerose installazioni artistiche, che sorprendono il visitatore con splendide e curiose presenze.

Torniamo a parlare di questo itinerario in occasione della prossima pubblicazione di una guida nata per raccontare i molteplici aspetti di attrattiva che lo caratterizzano. La tutela e valorizzazione di questo particolare biotopo naturale inizia cinque anni fa con l’intervento dell’Unione montana Val Belluna, che ha finanziato il ripristino del sentiero poderale; questo in passato veniva percorso per raggiungere i terreni coltivati di cui era ricco il luogo. Grazie a tale intervento, il percorso ad anello di circa 2,5 km fu reso più fruibile con la creazione di passerelle in legno, che si integrano perfettamente con il territorio, e con l’installazione di tabelle informative che permettono di avere notizie sulla flora e sulla ricca fauna che lo popola.

Nacque da un’idea un po’ visionaria di Franco Vergerio, su proposta di Orfeo Dal Piva del Gruppo Natura di Lentiai, il progetto artistico che negli anni successivi animò via via il percorso di fantastici abitanti, che sembrano usciti da un libro illustrato di storie del bosco. Paiono il frutto dell’immaginazione di un bimbo, in realtà sono scaturite dalla creatività e dalla magistrale abilità degli artisti locali che li hanno realizzati.
Oggi questi personaggi accompagnano interamente il cammino, che si connota per un alternarsi di atmosfere a tratti agresti, a tratti surreali, a tratti naturali, comunque di grande incanto: ne è testimonianza la grande frequentazione di visitatori che in questi anni è cresciuta progressivamente.

Ciò che personalmente mi porta a ripercorrere spesso questo sentiero, senza stancarmene, sono le memorie e l’immaginazione che sa suscitare in me: il pensiero dei tanti contadini e allevatori che lo hanno frequentato nel tempo grazie al fortunato connubio terra e acqua che ne rendeva fecondi i terreni; la ricchezza naturale delle piante e degli animali che, rimanendo in rispettoso silenzio, è possibile avere la ventura di incontrare; i giocosi abitanti di dimensioni improbabili che mi accolgono e che attendo ogni volta di scoprire dietro ad un albero o ad una svolta del sentiero: il grande drago guardiano del lago, l’enorme libellula e l’amico coleottero, la placida rana, il pigro gnomo con la sua lumaca, l’operoso ragno che tesse infinite volte la sua tela, il pigolante nido, il misterioso folletto, le leggere farfalle…

La prossima pubblicazione, che andrà in stampa e che verrà presentata a inizio settembre, raccoglierà l’intero progetto artistico, integrandolo con gli aspetti naturalistici e storico-economici del territorio. Essa potrà costituire una valida guida, corredata dagli splendidi scatti di Walter Argenta, da non perdere, sia per i visitatori nuovi, che vorranno scoprire il percorso, che per quelli abituali, che avranno modo di arricchire di informazioni il loro consueto cammino.

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